(Teleborsa) -
Piazza Affari si appesantisce al metà giornata e fa peggio delle altre borse, che si confermano caute in attesa dell'
intervento della Presidente della Fed, Janet Yellen, dinanzi alle Commissioni economiche riunite di Camera e Senato USA.
A rendere prudenti gli operativo anche l'attesa per i dati macro USA, fra cui quelli sul mercato edile. Intanto, dall'Eurozona arrivano
buone notizie sull'inflazione, che si conferma in accelerazione.
Seduta in lieve rialzo per l'
Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,074, mentre lo
spread raggiunge quota 175 punti base, mostrando un aumento di 2 punti rispetto a ieri, con un rendimento del BTP a 10 anni pari al 2,03%.
Tra i mercati del Vecchio Continente piccola perdita per
Francoforte, che cede lo 0,24%, piccoli passi in avanti per
Londra, che segna un incremento marginale dello 0,38%, resta vicino alla parità
Parigi (+0,09%).
Giornata “no” per la Borsa italiana, che sconta la pressione delle vendite sui titoli bancari, a fronte delle indiscrezioni relative alla delicata questione dei crediti deteriorati (
NPL). L'indice
FTSE MIB cede l'1,05%.
Tra i
best performers di Milano, si distinguono
Campari (+1,46%) e
Prysmian (+0,80%).
I più forti ribassi sono per le banche:
Banco Popolare continua la seduta con -5,56%,
Banca Popolare di Milano affonda del 4,98%, sulla convinzione degli operatori che necessitino di maggiori capitali per il peso degli NPL. Giù anche
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che segna una discesa di ben -4,95 punti percentuali, e
Intesa Sanpaolo, che crolla del 3,78%, nonostante i
conti positivi della controllata Fideuram.