Facebook Pixel
Milano 9:20
34.434,82 +0,21%
Nasdaq 23-apr
17.471,47 0,00%
Dow Jones 23-apr
38.503,69 +0,69%
Londra 9:20
8.074,95 +0,37%
18.187,94 +0,28%

Fisco, pochi passi per mettersi in regola sulla dichiarazione IVA 2015

Lo assicura l'Agenzia delle entrate che dà istruzioni d'uso

Economia
Fisco, pochi passi per mettersi in regola sulla dichiarazione IVA 2015
(Teleborsa) - La lotta all'evasione passa anche dalla ravvedimento operoso. I contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione IVA per il 2015 o che l'hanno presentata compilando solo il quadro VA (uno dei quadri principali dove viene descritta l’attività svolta dal contribuente) possono ancora rimediare da soli e pagare sanzioni ridotte senza ricevere controlli.

E' quanto ricorda l'Agenzia delle Entrate che sta inviando delle mail agli indirizzi di posta elettronica certificata (PEC) dei contribuenti interessati, in modo da permettergli di controllare ed eventualmente correggere la propria posizione.

In questo provvedimento sono indicate le modalità con cui vengono messe a disposizione dei contribuenti le informazioni da verificare per assicurarsi le sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso. Oltre alle mail certificate, le comunicazioni saranno disponibili all'interno del Cassetto fiscale, presente nell'area riservata dei servizi telematici dell’Agenzia, in modo da raggiungere anche chi non ha un indirizzo PEC attivo, oppure non registrato nei pubblici elenchi.

Pochi i passi da fare per mettersi in regola:

- I contribuenti che non hanno ancora presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo d'imposta 2015 possono regolarizzare la propria posizione avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso, presentando il modello dichiarativo entro il 29 dicembre 2016 versando le imposte, se dovute, gli interessi e le sanzioni in misura ridotta.

- Coloro che hanno presentato la dichiarazione IVA compilando solo il quadro VA possono regolarizzare gli errori eventualmente commessi mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa, il versamento delle maggiori imposte dovute, degli interessi e delle seguenti sanzioni:

- 250 euro che si riducono a un nono (27,78 euro) se la correzione avviene entro il 29 dicembre 2016. Rimane comunque ferma la necessità di regolarizzare anche l'eventuale violazione di omesso versamento;

- In misura ridotta (a seconda del momento in cui interviene il versamento) se la correzione avviene dopo il 29 dicembre 2016. Questo per la la violazione di infedele dichiarazione.





Condividi
```