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Renzi su Referendum: "Politiche attive del lavoro diventano nazionali"

Renzi, bonus cultura 18enni tra idee più importanti

Politica
Renzi su Referendum: "Politiche attive del lavoro diventano nazionali"
(Teleborsa) - "Sul mondo del lavoro cambia tantissimo con il referendum costituzionale, ad esempio sulle politiche attive del lavoro che diventano nazionali, importante soprattutto per le regioni che soffrono". Lo ha detto il Premier Matteo Renzi a 'In Mezz'ora', in un confronto con Maurizio Landini, segretario della FIOM.

Tra i punti trattati nell'analizzare i pro e i contro in vista del referendum del prossimo 4 dicembre, CNEL e bonus cultura. "Difendere il CNEL è impensabile per chiunque. In questo referendum, si deve votare su dei principi che per 70 anni tutti hanno ritenuto necessari e che consentono di ricentralizzare il sistema delle politiche sul lavoro", ha detto ancora Renzi. "Se vincono i Sì al referendum - ha aggiunto il premier - si permette di avere un modello più forte ed efficace che consente ai cittadini del Sud, dove è enorme la percentuale di disoccupazione, di non essere considerati cittadini di serie B e garantisce l'eliminazione di tanti sprechi".

"Il bonus ai diciottenni è un benvenuto nella comunità degli adulti, investendo in cultura, libri, teatro. E' la nostra identità. E' una delle idee più importanti di questo governo. C'è una registrazione digitale e oltre 40mila persone che nei primi dieci giorni hanno già fatto la registrazione e un sistema che permette ai giovani di essere orgogliosi cittadini dell'Europa oltre che di questo Paese. Si poteva fare diversamente? E' la prima volta che si fa".

Quanto alla scuola, risponde così a una domanda: "Sulla valutazione abbiamo individuato una soluzione sui primi 200 milioni di euro che ha fatto arrabbiare tante persone. Personalmente penso che si può discutere dei criteri per decidere la valutazione, ma non impedire che si valutino i professori: quelli più bravi devono prendere di più, quelli meno bravi devono prendere di meno".
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