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Italia, retribuzioni contrattuali in lieve aumento ad ottobre

Secondo quanto rilevato dall'Istat l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,6% nei confronti di ottobre 2015

Economia, Macroeconomia, Welfare
Italia, retribuzioni contrattuali in lieve aumento ad ottobre
(Teleborsa) - La busta paga degli italiani registra una lieve crescita nel mese di ottobre, ma solo nel settore privato.

Secondo quanto rilevato dall'Istat l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,6% nei confronti di ottobre 2015.
Complessivamente, nei primi dieci mesi del 2016 la retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,7% rispetto al corrispondente periodo del 2015.

Con riferimento ai principali macrosettori, a ottobre le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dello 0,7% per i dipendenti del settore privato (0,3% nell'industria e 1,1% nei servizi privati) e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.

I settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: commercio (2,0%); alimentari, bevande e tabacco (1,8%); energia elettrica e gas (1,4%). Si registrano variazioni nulle nei settori dell’agricoltura; delle estrazione minerali; del legno, carta e stampa; dell’energia e petroli; delle chimiche; della metalmeccanica; dei servizi di informazione e comunicazione; delle telecomunicazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.

Nel mese di ottobre è stato recepito l’accordo servizi smaltimento rifiuti - aziende municipalizzate, mentre nessuno è venuto a scadenza. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo sono 48 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 8,7 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego).

Alla fine di ottobre 2016 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 32,1% degli occupati dipendenti e corrispondono al 31,0% del monte retributivo osservato.

La quota dei dipendenti in attesa di rinnovo per l’insieme dell’economia è dunque pari al 67,9%, in diminuzione rispetto al mese precedente (68,2%). L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 41,2 mesi. L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 28,0 mesi, in sensibile crescita rispetto ad un anno prima (22,2).
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