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Italia, nei primi otto mesi 2016 export in Brasile in forte riduzione

Questo è quanto è emerso dal Business Forum Italia-Brasile a San Paolo

Economia
Italia, nei primi otto mesi 2016 export in Brasile in forte riduzione
(Teleborsa) - Il Brasile è il 23esimo partner commerciale dell'Italia, con un interscambio che nel 2015 ha superato i 7 miliardi di euro. L'export nel Paese sudamericano ha subito una forte riduzione in concomitanza della fase recessiva attraversata dall'economia brasiliana. Nei primi otto mesi del 2016 l’export italiano si è ridotto di circa un quarto, anche se il nostro Paese continua ad essere il 7° mercato di provenienza dei beni acquistati dal Brasile.

Questo è quanto è emerso dal Business Forum Italia-Brasile organizzato dall'Ambasciata d'Italia, ICE Agenzia, Confindustria, Fiesp, Abi e Banco do Brasil a San Paolo.

All'incontro ha partecipato il sottosegretario allo Sviluppo Economico e al Commercio Internazionale Ivan Scalfarotto. "I nostri due Paesi vivono situazioni diversissime, ma accomunate da una profonda spinta al cambiamento" ha detto Scalfarotto.

"L'Italia -ha proseguito il sottosegretario- è impegnata ad incoraggiare gli sforzi dell'Unione Europea per una positiva conclusione delle trattative per l'accordo MERCOSUR (Mercato Comune dell'America meridionale) e guarda con aperto favore alla politica di riforme strutturali avviata dal Governo brasiliano, con alcune importanti e positive novità anche per le aperture nei confronti degli esportatori e degli investitori stranieri.

La consolidata presenza in Brasile di importanti aziende italiane, da FCA a Pirelli a Enel, rappresenta una soddisfacente base di partenza, che va ad aggiungersi ai segnali più che incoraggianti venuti, malgrado la crisi, dalla nautica, dalla farmaceutica, dai prodotti petroliferi raffinati. L'Italia scommette sul dinamismo di questa economia, la prima del continente latino-americano, ed auspica una inversione di tendenza a breve termine, con un ritorno alla crescita che siamo pronti ad accompagnare e sostenere.

Non pensiamo solo ad attività commerciali o di investimento -ha concluso il sottosegretario- ma anche a ricerca congiunta, ad esempio nel settore strategico dell'aerospazio. Mettiamo a disposizione le nostre eccellenze,in un vasto arco di settori produttivi, dalle infrastrutture all'energia, dall'agroalimentare ai macchinari, dalla tutela ambientale alla difesa".





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