(Teleborsa) - Il
Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, mette in guardia sulle "incertezze politiche" mondiali. Il governatore punta il dito sul
rallentamento della crescita cinese, sulla
Brexit e sul risultato a sorpresa delle
elezioni presidenziali negli Stati Uniti, con la
vittoria di Donald Trump.
"Negli ultimi quattro anni sono stati creati quattro milioni di posti di lavoro e il tasso di disoccupazione è sceso dal 13% al 10%". Ma sulla ripresa pesano ancora le "
incertezze politiche". La domanda fondamentale è "quanto peserà sulla ripresa economica questa incertezza politica", ha sottolineato il banchiere in una intervista al quotidiano spagnolo,
El Pais, precisando che "
nel medio termine non è ancora chiaro".
Draghi ha risposto con un "no comment" in merito al
referendum costituzionale italiano, in calendario domenica prossima, 4 dicembre. "
Non posso commentare futuri eventi politici", ha detto l'ex governatore di Bankitalia, rispondendo alla domanda se il referendum in Italia e le elezioni politiche in altri paesi possono far tornare le turbolenze sui mercati come nel 2012. "Il nostro obiettivo è la stabilità dei prezzi ed abbiamo gli strumenti per raggiungerlo".
Quanto all'area euro, il numero uno dell'Eurotower, ha sottolineato che
la ripresa economica, anche se modesta è robusta. "Stiamo crescendo e l'inflazione sta migliorando". Il PIL dell'Eurozona è "tornato ai livelli pre-crisi, anche se abbiamo impiegato sette anni e mezzo".