(Teleborsa) - Il
lavoro nero ed irregolare resta una grande piaga in Italia:
6 aziende su 10 presentano delle irregolarità di vario tipo, nei contratti o nelle norme di sicurezza. Lo rivela il Ministero del Lavoro, riportando i dati delle i
spezioni condotte su oltre 100 mila imprese nei primi nove mesi dell'anno.
Un grave danno economico per l'Italia e per l'erario.
Il 61% delle aziende ispezionate, dunque, presenta delle irregolarità, in aumento dell'1,5% rispetto allo stesso periodo del 2015. Il lavoro nero in senso stretto (mancanza di alcun tipo di contratto) cresce più che proporzionalmente di una percentuale pari all'8%.
Sono oltre 30 mila i lavoratori "in nero".
In oltre
5 mila casi sono stati adottati anche
provvedimenti di sospensione dell'attività delle aziende, che impiegavano personale non regolarizzato in misura
superiore al 20% di quello presente al momento dell'ispezione.
Alla presentazione dei dati ispettivi, il Ministro del welfare
Giuliano Poletti ha voluto ricordare che l'istiuzione del nuovo ispettorato del lavoro è uno dei capisaldi del
Jobs Act. "Vogliamo un mercato del lavoro regolare. Questa e' la nostra ossessione".