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Referendum: "tagli" del Viminale e più spese per i Comuni

Protesta del'Anci e subito rassicurazioni di Alfano. Imminente la "marcia indietro" del Viminale

Politica
Referendum: "tagli" del Viminale e più spese per i Comuni
(Teleborsa) - Una circolare preparata dal Ministero dell'Interno ha colto di sorpresa Sindaci e Consiglieri comunali. A poche ore dall'inizio delle votazioni del Referendum istituzionale indetto dal Premier Renzi una comunicazione trasmessa dalle Prefetture agli Enti locali ha generato il panico. Già perché annunciava la riduzione di ben il 60 per cento del contributo delle risorse destinate a sostenere le spese organizzative della consultazione referendaria.



"Una vera e propria batosta per tutti i Comuni costretti a fronteggiare una spesa non prevista", ha subito denunciato l'Anci Puglia pressoché in contemporanea all'allarme poco prima lanciato dall'Anci della Sardegna. Il Presidente dell'Associazione dei Comuni sardi, Pier Sandro Scano, aveva già scritto una lettera al numero uno dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Antonio Decaro, per chiedere un intervento urgente con il Governo per scongiurare l'inaspettato danno alla casse comunali.

L'allarme del Presidente dell'Anci nazionale, Antonio Decaro, sembra aver fatto centro. Tanto è vero che lo stesso Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha rassicurato lo stesso Decaro, che a sua volta ha riferito ai colleghi colti dall'ansia, l'imminente arrivo in queste ora di una "nota rassicurante" e riparatrice proprio da parte del Viminale.

L'Anci nazionale aveva chiesto infatti formalmente ad Alfano e al Governo l'assicurazione della copertura integrale delle spese, per evitare di esporre i Comuni al rischio di formazione di imprevisti debiti fuori bilancio e alle conseguenti azioni risarcitorie da parte di fornitori di servizi.

"E' inammissibile che il Governo decida a posteriori di determinare i legittimi rimborsi che spettano ai Comuni - si legge in una nota diffusa dai Comuni delle Puglie - lasciandoli con interrogativi e ammanchi di risorse che devono invece essere destinate alle manutenzioni del patrimonio comunale, ai servizi alle persone e comunque, servono per far funzionare le città. L'auspicio dell'Anci, è che la questione possa essere risolta nelle prossime ore, per evitare danno e beffa per sindaci, comunità e territori".


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