(Teleborsa) - Nel mese di ottobre, la domanda di elettricità in Italia è stata di 25,8 miliardi di kWh, con una flessione dell’1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
La domanda dei primi dieci mesi del 2016 è
in flessione del 2,5% rispetto al corrispondente periodo del 2015. A parità di calendario il risultato è -2,7%.
E' quanto ha rilevato
Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, sottolineando che a livello territoriale, la variazione tendenziale di ottobre è stata
ovunque negativa: -2,1% al
Nord, -1,4% al
Centro e -1,1% al
Sud.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di ottobre ha fatto registrare una variazione negativa rispetto al mese precedente (-0,8%). Il profilo del trend si porta su un andamento stazionario.
Nel mese di ottobre, la
domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 91,1% con produzione nazionale e per la quota restante (8,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,7 miliardi di kWh) è cresciuta del 7,1% rispetto a ottobre 2015. In aumento le fonti di produzione
termica (+19%),
fotovoltaica (+13,4%) ed
eolica (+1,3%), in calo le fonti di produzione
idrica (-35,4%) e geotermica (-1,4%).