(Teleborsa) - Giornata no per il
Monte dei Paschi di Siena alle prese non solo con il rilancio dell'istituto bancario ma anche con le
vicende politiche dell'Italia. La situazione di impasse fa
posticipare l'aumento di capitale visto che sembra molto difficile che gli investitori che prima erano pronti a partecipare alla ricapitalizzazione della banca, possano ora prendere parte all'aumento.
Intanto,
dalla conversione dei bond sono arrivati 1.028 miliardi che fanno scendere a 4 quelli da raccogliere tra grandi investitori e mercato.
Ora la priorità per alcuni dei potenziali investitori, tra i quali il
Qatar Investment Authority è quella di tentare di capire se dopo le
dimissioni del Premier italiano, il Paese possa contare sulla formazione rapida di un nuovo Esecutivo. Gli investitori cercheranno di capire i possibili scenari politici per poi decidere sull'operazione.
Intanto tra i rumors che si susseguono,
MF ipotizza uno scudo di Stato per la banca senese e non solo. Dello stesso avviso
Reuters che parla di
ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato, mentre secondo il quotidiano
La Repubblica, oggi, il numero uno di MPS
Marco Morelli andrà a Francoforte a chiedere più tempo.
Che la situazione sia complicata non è un mistero anche alla luce del report di Fitch che guardando all'Italia ha spiegato che l'esito del referendum "aumenta l'incertezza politica". Secondo l'agenzia di rating guardando più nello specifico ai mercati, "i segnali di contagio sull'economia" dovuti all'esito del referendum si potrebbero ripercuotere sui "
piani di ricapitalizzazione di MPS e di Unicredit" .
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