(Teleborsa) -
Sono 7,2 milioni gli italiani che non possono permettersi un pasto adeguato, composto cioè di proteine della carne, del pesce o equivalente vegetariano almeno ogni due giorni, anche se lo volessero.
E’ quanto emerge da una
analisi della Coldiretti, una delle due maggiori associazioni degli agricoltori, sui
dati Istat relativi al "Reddito e condizioni di vita" nel 2015, da cui emerge che la
povertà riguarda l'11,5% della popolazione e che oltre un quarto dei residenti (28,7%) sono a rischio povertà.
Coldiretti sottolinea anche che la situazione peggiore dal punto di vista alimentare si registra nel Mezzogiorno, tra le famiglie monoreddito e tra le persone sole con più di 65 anni, anche se si registra una tendenza al miglioramento rispetto all’anno precedente.
Una situazione che si scontra con il fatto che
ogni italiano butta nel bidone della spazzatura durante l’anno ben 76 chili di prodotti alimentari, più che sufficienti a garantire cibo adeguato per tutti i cittadini, bruciando anche
12,5 miliardi di euro in sprechi alimentari.