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Storico accordo dei non OPEC. Petrolio in rialzo

Il taglio alla produzione di petrolio si è allargato anche ai Paesi che non fanno parte del Cartello

Economia
Storico accordo dei non OPEC. Petrolio in rialzo
(Teleborsa) - L'accordo raggiunto a Vienna nel fine settimana tra i Paesi esterni all'OPEC continua a galvanizzare i prezzi del petrolio. I Paesi produttori non-OPEC hanno accettato, infatti, di diminuire la propria produzione di 558 mila barili al giorno come parte di un accordo globale. A fine novembre, i Paesi del Cartello avevano raggiunto un accordo per tagli produttivi di circa 1,2 milioni di barili al giorno.

La riduzione totale rappresenta quasi il 2% della fornitura globale. L'accordo entrerà in vigore il 1° gennaio.

Stamane in concomitanza con l'avvio dei mercati europei, la qualità di greggio statunitense Light Crude segna un incremento del 5,22% a 54,2 dollari al barile, mentre il Brent quota 56,84 dollari con un rialzo di oltre 4 punti percentuali.

La Russia, che è il più grande produttore di petrolio, ha già assicurato di essere pronta a ridurre la produzione di 300.000 barili al giorno, a partire dal marzo prossimo.

Il taglio deciso durante la riunione di sabato, 10 dicembre, rappresenta un accordo senza precedenti tra i Paesi produttori di petrolio dopo essere stato in stallo per circa due anni.

"Questo è veramente un evento storico" ha commentato il ministro dell'Energia russo, Alexander Novak. "E' la prima volta che così tanti paesi produttori di petrolio provenienti da diverse parti del mondo si sono riuniti in una stanza per realizzare quello che abbiamo fatto".




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