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Banca Etruria: chiusa l'inchiesta e 22 gli indagati. Ma non c'è papà Boschi

Tutti ex Consiglieri dell'Istituto. Si tratta del primo troncone dell'inchiesta avviata dalla Procura di Arezzo. Ma numero destinato a salire

Finanza
Banca Etruria: chiusa l'inchiesta e 22 gli indagati. Ma non c'è papà Boschi
(Teleborsa) - Si è chiuso con 22 avvisi di conclusione indagini notificati dalla Procura di Arezzo ad altrettanti ex consiglieri di Banca Etruria, il primo troncone dell’inchiesta sulla bancarotta dell’istituto Aretino. Per gli inquirenti sarebbero loro i responsabili del dissesto finanziario della banca.

BANCA ETRURIA CRAC - Un crac quello di Banca Etruria, che insieme ad altri 3 istituti falliti, ha messo sul lastrico circa 150 mila risparmiatori mandando in fumo oltre 400 milioni di euro.

Per ora nel registro 22 nomi (tra i quali figurano gli ex presidenti Giuseppe Fornasari e Lorenzo Rosi) che hanno approvato o agevolato l’erogazione dei crediti contestati. In particolare le aperture concesse alla società Sacci per 60 milioni, alla Privilege Yard per 30 milioni e altri finanziamenti concessi alla San Carlo Borromeo, a Isoldi, a città Sant’Angelo a un cantiere navale a Civitavecchia, alla Pegasus, alla High Facing e alla Castelnuovese.

SALVO PIER LUIGI BOSCHI - Un'ipotesi di reato che la Procura non ha contemplato nei confronti di Pier Luigi Boschi, padre di Maria Elena, attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, perché da vicepresidente di Banca Etruria non ha deliberato alcun finanziamento.“

SOTTO LA LENTE D' INGRANDIMENTO - Un numero, però, destinato a salire: si vocifera, infatti, che entro febbraio potrebbero essere molti di più grazie al lavoro dei magistrati di Arezzo che proseguirà a ritmo serrato anche durante le festività natalizie.
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