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Grillo a Raggi: "Hai sbagliato Tu, ora rimedia". Sala "in assenza temporanea"

La crisi senza precedenti che ha colpito simultaneamente le amministrazioni comunali di Roma e di Milano

Politica
Grillo a Raggi: "Hai sbagliato Tu, ora rimedia". Sala "in assenza temporanea"
(Teleborsa) - I Big Sindaci in crisi: dopo la bufera che ha investito i primi cittadini di Roma e di Milano il caos è generale ed enorme. Tutti hanno molto da ridire e reclamare. Maggioranze e opposizioni si agitano confusamente, non sapendo bene ancora esattamente cosa fare. Come "muoversi", cosa conviene. I Cinque Stelle" a Roma litigano tra loro. Praticamente un processo in corso a Virginia Raggi e Luigi Di Maio, da sempre suo deciso sponsor. La fazione dei "chi te l'avevo detto" combatte contro chi si è trasformato nelle funzioni di pompiere tentando in ogni modo di non far deflagrare ulteriormente l'incendio per evitare effetti tanto devastanti da davvero rischiare di distruggere tutto.



Grillo è infuriato. Riunioni nell'improvvisato quartier generale dell'Hotel Forum di Roma dove il fondatore del Movimento ha a Roma la sua abituale residenza. Oltre 24 ore di "incontri-scontri" praticamente a ritmo continuato. Il "Capo" ha urlato alla attonita Virginia di "risolvere il problema" che la giovane Sindaco ha provocato con la sua ostinata insistenza per un ruolo di primissimo piano in Campidoglio di Raffaele Marra, da venerdì mattina ospite delle patrie galere assieme al compagno di merende costruttore Scarpellini.

Ma sul nome di Marra, ben prima che cascasse le tegola del "pasticciaccio" Esanarco con le case "acquistate" insieme a sua moglie per due lire, non si sa se a propria insaputa o meno, era già da tempo scoppiata la bufera. Un "furbetto", ma ben al di là del quartierino, che in un modo o nell'altro era riuscito sempre a districarsi e galleggiare costantemente supportato nell'ambito romano per importanti incarichi istituzionale ottenuti grazie all'amicizia del potente di turno. Da Gianni Alemanno a Ignazio Marino con la simpatia, sembrerebbe, anche di Renata Polverini, per terminare, per farla breve, con l'ostinato sostegno di Virginia Raggi.

Ma la domanda che ci si deve porgere è come mai Raffaele Marra sia riuscito a tanto per lungo tempo e attraverso "personaggi" così diversi tra loro a rimanere costantemente sulla cresta dell'onda. Di quali mezzi disponeva, o dispone, quali inconfessabili segreti "custodisce"?

Sindaco Raggi che ora tenta di cavarsela con un "ci siamo sbagliati", forse riferendosi anche agli altri numerosi "sbagli" compiuti in pochi mesi sulla scelta dei collaboratori. E che certamente finirà col cavarsela, perché appare impensabile che Grillo e gli altri rinuncino a gestire il Campidoglio, col serio rischio di esser spazzati via per "manifesta incapacità" dei 5 Stelle dall'eventuale prossima, e nel caso vicina, tornata amministrativa elettorale.

A Milano, sciaguratamente per l'inaspettata veste di indagato, Beppe Sala, artefice eroe del tanto strombazzato successo di "Expo 2015", seppur a dispetto dei numeri, divenuto Sindaco perché candidato di una sinistra che l'aveva sottratto ai desideri del centro destra, si è messo in un "momentaneo da parte", lasciando la palla in mano alla vicesindaca Anna Scavuzzo alla vice Arianna Censi, quest'ultima per gestione della "Città Metropolitana". Con la formula "dell'assenza temporanea", ma in ogni caso per un tempo molto breve.

Entro pochi giorni, infatti, Sala dovrà prendere una decisione definitiva sul suo futuro, ma soprattutto della città che rappresenta. Lunedì 19 dicembre ci saranno i primi contatti tra i difensori del Sindaco e la Procura. Dopo essersi incontrato con il Prefetto Marangoni, il Sindaco ha redatto e consegnato una lettera a Giunta e Consiglio.

"La mia assenza - ha scritto il Sindaco che si è autosospeso -è motivata dalla personale necessità di conoscere, innanzitutto, le vicende e i fatti contestati: pertanto, fino al momento in cui mi sarà chiarito il quadro accusatorio, ritengo di non poter esercitare i miei compiti istituzionali". E ancora: "Ritengo che l'attuale situazione determini per me un ostacolo temporaneo a svolgere le mie funzioni".

Ma le accuse mosse a seguito del procedere dell'inchiesta giudiziaria non sono cosa lieve, e potrebbero portare davvero all'abbandono.

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