(Teleborsa) - Bene i conti con l'estero del Giappone, dove
le esportazioni sono cresciute al ritmo più veloce in quasi due anni, grazie alla domanda dalla Cina e, segnalano che la terza economia più grande al mondo sta percorrendo una strada di crescita costante.
Dopo aver subito due anni di espansione instabile che minano le ambizioni del
primo ministro Shinzo Abe per rilanciare l'economia, i dati di quest'anno suggeriscono
il Giappone si trova su una base più solida. L'economia è cresciuta moderatamente in ciascuno dei primi tre trimestri del 2016, e gli economisti si aspettano lo stesso andamento nel quarto trimestre.
Le esportazioni, che tradizionalmente guidano la crescita industriale del Giappone, hanno ripreso a crescere grazie a fattori quali la crescente domanda per i componenti giapponesi da parte dei produttori di smartphone cinesi.
Secondo il
Ministero delle Finanze del Giappone (MOF), la bilancia commerciale, nel mese di novembre, ha chiuso con un attivo di 152,5 miliardi di yen, in calo rispetto ai 496,2 miliardi dello stesso mese del 2015. Gli analisti stimavano un surplus di 227,4 miliardi.
In termine di volumi, l'export è salito del 7,4% a 1,1 miliardi di yen (+4,4% verso la Cina) interrompendo 13 mesi consecutivi di contrazioni. A novembre le esportazioni sono scese dello 0,4% dopo il -10,3% di ottobre. Il dato è ampiamente sopra le attese, che indicavano una flessione del 2%.
Le
importazioni hanno segnato una forte discesa dell'8,8% rispetto al -12,6% indicato dagli analisti.