(Teleborsa) -
Nulla di fatto per le principali Borse del Vecchio Continente che terminano gli scambi poco sotto la parità.
Piazza Affari si allinea alla depressione che ha regnato in Europa.
A pesare sul listino il settore bancario, in particolare il crollo di
MPS (-11,04%) alle prese con l'
aumento di capitale. Nel frattempo, dall'altra parte dell'oceano, resta direzione l'
indice S&P-500.
L'
Euro / Dollaro USA sui livelli della vigilia riportando una variazione pari a -0,03%. L'
Oro mostra un timido guadagno con un progresso dello 0,62%. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mette a segno un guadagno dell'1,96%.
Consolida i livelli della vigilia lo
spread attestandosi a 158 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,83%.
Tra i mercati del Vecchio Continente incolore
Francoforte che non registra variazioni significative rispetto alla seduta precedente. Senza slancio
Londra che chiude con un +0,08%. In rosso a parità
Parigi che chiude evidenziando un decremento dello 0,22%.
Sessione debole per il listino milanese che termina con un calo dello 0,24% sul
FTSE MIB mentre rimane ai nastri di partenza il
FTSE Italia All-Share che si ferma a 20.618 punti.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, decolla
Saipem che archivia la giornata con un importante progresso del 4,60%. titolo ha preso forza dalla risalita del petrolio.
In evidenza
Telecom Italia che mostra un fortissimo incremento del 2,42%. Driver principale del rialzo sono i
giudizi positivi giunti da vari broker.
Svetta Italgas che segna un importante progresso del 2,11%.
Ben comprata Atlantia che segna un forte rialzo dell'1,76%.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Banca MPS che ha chiuso a -11,04%.
Affonda Unicredit con un ribasso del 4,53%.
Crolla Banca Popolare dell'Emilia Romagna che chiude in flessione del 3,86%.
Vendite a piene mani su
Banco Popolare (-2,72%).