(Teleborsa) - E' in corso una querelle fra
Facebook e l'Antitrust europea a causa dello scandalo dello scambio di dati degli utenti di WhatsApp, che il colosso dei social network ha rilevato due anni fa.
La Commissione europea ha inviato a Facebook una comunicazione di
addebiti, denunciando la società per aver fornito
informazioni "scorrette" all'atto dell'acquisizione nel 2014, quando aveva assicurato che non c'era possibilità di
trasferire automaticamente i dati degli utenti fra le due piattaforme.
Già nell'agosto scorso aveva sollevato qualche perplessità un
aggiornamento software che consentiva un collegamento fra i contatti delle due piattaforme, ma il social vi aveva posto rimedio con una semplice
richiesta di "autorizzazione" agli utenti.
Naturalmente, il via libera all'operazione era stato dato principalmente per la non concorrenza fra i due business, che non viene messa in discussione.
Alle lamentele della Commissione,
Facebook ha risposto assicurando di aver
"agito in buona fede" e di aver
"costantemente fornito informazioni precise" sulle sue attività.