Facebook Pixel
Milano 10:45
34.805,8 +0,13%
Nasdaq 27-mar
18.280,84 0,00%
Dow Jones 27-mar
39.760,08 +1,22%
Londra 10:45
7.970,67 +0,49%
Francoforte 10:45
18.500,88 +0,13%

Feste in chiaro scuro. Spesa in aumento ma calano gli italiani in vacanza

I dati dell’indagine Confesercenti Swg sulle intenzioni di viaggio. Crescono le diseguaglianze territoriali: nel Mezzogiorno in vacanza il 18%, al Nord è il 26%

Economia
Feste in chiaro scuro. Spesa in aumento ma calano gli italiani in vacanza
(Teleborsa) - Festività natalizie in chiaroscuro per il turismo. Secondo le intenzioni di viaggio rilevate da Confesercenti con l’ausilio tecnico di SWG, gli italiani che faranno una vacanza di almeno due giorni nel periodo compreso tra il 22 dicembre ed il weekend dell’Epifania saranno circa 9,8 milioni, quasi 1,8 milioni in meno dello scorso anno. La quota di turisti è bassa soprattutto al sud – 18% – mentre la percentuale più alta è nelle regioni del nord (26%). Si registra invece un aumento della spesa media per persona, prevista quest’anno a 668 euro, con una crescita del 3,2% sullo scorso anno.



Mete e alloggio. Diminuisce del 4% la quota di persone che pianificano una vacanza in Italia, scelta comunque da due su tre (il 66%). Quanto perduto è invece guadagnato dalle mete europee, indicate quest’anno dal 27%, il 4% in più dello scorso anno. La cultura si conferma volano del turismo: il 45% dei viaggiatori, infatti, dichiara di voler un viaggio all’insegna di mete culturali e città d’arte, una percentuale superiore di dieci punti a quella di un anno fa. Cala invece la vacanza in montagna, tipica delle festività invernali, che passa dal 27 al 23% delle preferenze.

In Italia, le località più indicate sono proprio le città d’arte e le metropoli: Torino, Firenze, Venezia, ma anche Matera, che sarà capitale europea della cultura nel 2019 ma già pare beneficiare di maggiore attenzione da parte dei flussi turistici. Per quanto riguarda i viaggi all’estero, invece, è l’Austria la meta privilegiata: era seconda l’anno scorso e adesso si ritrova prima con il 14% delle indicazioni, 4 punti in più del 2015; la Spagna invece scende molto nelle scelte, passando dal 15 all’8%. Continua la discesa della Francia – che passa dall’8 al 7% – mentre risale un poco la Germania (7%). Crescono la Gran Bretagna, la Polonia, l’Olanda ed i paesi scandinavi, tutti al 6%.
Condividi
```