(Teleborsa) - Viene così bocciato l'operato del Ministero dell’Istruzione, che da tre lustri si ostina a discriminare i lavoratori precari, eludendo la normativa comunitaria sull’abuso del precariato.
Il sindacato della scuola,
Anief ha posto la battaglia in favore dei lavoratori della scuola come "punto cruciale della sua politica di azione sindacale" e "attende dall’amministrazione una presa di coscienza nei confronti dei precari che da anni sono sfruttati e discriminati". Al momento, spiega il giovane sindacato, "l'unica via per il riconoscimento del diritto agli scatti di anzianità rimane quella del ricorso in tribunale".
"Dopo la Corte di Giustizia Europea,
anche la Cassazione ci ha dato ragione", commenta
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal. "Gli scatti di anzianità per i lavoratori a termine sono una realtà ormai indiscutibile.
Il Miur non può più indugiare e deve riconoscere ai precari le medesime prerogative dei lavoratori a tempo indeterminato. Come sindacato
chiediamo a gran voce una modifica della normativa e del contratto, che riconoscano pari dignità a tutti i precari della scuola, ad iniziare dallo stipendio.