(Teleborsa) -
Cultura & turismo sfondano. Città d’arte e borghi saranno le mete turistiche preferite dagli italiani per le festività di Capodanno. Tra partenze, escursioni e soggiorni l’
aumento rispetto all'anno scorso è del 5,5 per cento. Con un picco del +7% nelle città d’arte e nei borghi delle regioni settentrionali.
Traino per questa ripresa del turismo di qualità un plus italiano:
l’artigianato, fulcro del turismo esperienziale, mix di antichi mestieri e nuove sensazioni, attrattiva potente per le famiglie e i neo-esteti, i liberi pensatori dal lifestyle sobrio e gli edonisti del terzo millennio. Come spiegava oltre mezzo secolo fa lo scrittore Mario Soldati, viaggiatore raffinato e pioniere dell’enogastronomia: “Il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto”.
A rilevare numeri più che positivi e tendenze impreviste del turismo di Capodanno una indagine condotta dal
Centro studi della CNA tra le imprese associate.
Il turismo di Capodanno sarà il
trionfo del soggiorno di breve o medio periodo. Un significativo +15% segnano i pernottamenti da una a tre notti. Un apprezzabilissimo +13 per cento rimarcano i viaggi con quattro pernottamenti. Stabili se non in leggera flessione, invece, i pernottamenti superiori alle quattro notti. Ma
il vero boom è delle micro-vacanze: le escursioni di un giorno realizzano il +20 per cento.
Performance che sono appannaggio principalmente di
borghi e città d’arte, dove i soggiorni crescono in media del 5,5 per cento sia pure con spiccate differenze macro-regionali: il Nord fa +7, il Centro +3 e il Sud +1 per cento. Dappertutto è il turismo culturale e archeologico a segnare la differenza. Una risposta positiva è attesa nelle località colpite dal terremoto nelle Marche, in Umbria e nelle zone limitrofe, grazie anche alle interessanti offerte studiate dagli operatori per superare le oggettive difficoltà del territorio.