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La strage di Capodanno in Turchia: "Istanbul ferita al cuore, ma non vincerà la paura"

La testimonianza live da Istanbul di Sedat Bornovali a Teleborsa: "Siamo tristi, ma non depressi. La gente non si è chiusa in casa"

La strage di Capodanno in Turchia: "Istanbul ferita al cuore, ma non vincerà la paura"
(Teleborsa) - Turchia ancora nel mirino del terrorismo. Stavolta è successo nell'ultima notte dell'anno, quella da sempre destinata a festeggiamenti e brindisi che stavolta sono stati macchiati dal sangue delle 39 vittime che ha causato l'attacco all'interno dell'affollatissima discoteca Reina, locale che si affaccia sul Bosforo, nel quale si erano radunate circa 800 persone.

Finora sono state identificate 24 vittime. Si tratterebbe per gran parte di stranieri. Uno dei morti sarebbe un cittadino europeo, un belga. Una settantina i feriti, di cui diversi in modo grave. In molti sono sfuggiti ai colpi di kalashnikov dell'attentare gettandosi nelle fredde acque dello stretto del Bosforo dalla terrazza del night.

IL REINA - Il locale, che si trova a Ortakoy nella zone europea della città, nel noto quartiere di Besiktas, e da tempo il punto di riferimento della "dolce vita" di Istanbul, è frequentato da personaggi ricchi e noti e da gran parte degli stranieri in visita alla città. La matrice Jihadista dell'attacco potrebbe essere avvalorata proprio dal simbolo che il night dalle grande vetrate ha rappresentato fino alla scorsa notte.

NON SI FERMA LA CACCIA ALL'UOMO - L'attentato, non ancora rivendicato (anche se tutto lascerebbe pensare alla matrice Isis) è stato compiuto attorno all'una e trenta locali, (in Italia l'orologio segnava le 23.30) quando il terrorista (in realtà, non è ancora stato chiarito con certezza se fosse con più complici) ha raggiunto il locale, sembrerebbe a bordo di un taxi, posto sotto sequestro per le verifiche del caso. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che l'uomo, con indosso una tuta blu, abbia fatto immediatamente fuoco sugli uomini della sicurezza sorridendo al grido di "Allah Akbar", entrando subito all'interno. L'attentatore è in fuga, ricercato con ogni mezzo dalla polizia.

L'ATTENTATORE NON INDOSSAVA IL COSTUME DA BABBO NATALE - Subito si era sparsa la voce secondo la quale il terrorista indossasse un costume da Babbo Natale. La notizia, che si era diffusa sulla base di alcune testimonianze raccolte nei minuti immediatamente successivi all'attentato, è stata invece smentita dal Premier turco, Binali Yildirim.

Intanto su Istanbul è stata stesa dalle autorità una "cappa di censura", come ormai da tempo accade in questi drammatici casi, per cui per i media è quasi impossibile, almeno al momento, acquisire notizie in tempo reale.

Noi di Teleborsa, siamo riusciti a raggiungere telefonicamente a Istanbul Sedat Bornovali, storico dell'arte ben conosciuto in Italia, nelle ore concitatissime che seguono l'attentato. Bornovali, oltre che uomo di cultura è anche notissimo interprete turco che in Italia ha prestato servizio, come traduttore simultaneo, per Papa Benedetto XVI e per il Presidente Giorgio Napolitano, ci ha consegnato una testimonianza live da Istanbul che ci racconta come la città turca ferita al cuore sia pronta a rialzarsi. Una volta ancora.

Sedat, che aria si respira in queste ore ad Istanbul?
Ogni volta diciamo la stessa cosa: "Speriamo che questa sia l'ultima". In queste ore, ovviamente, c'è un'aria di tristezza visibile sulle facce di tutti i cittadini turchi. Doveva essere una notte di festeggiamenti, è stata una notte di sangue. Ma voglio dire una cosa, l'atmosfera non è come uno potrebbe immaginare, perchè c'è tanta tristezza sì, la gente ovviamente non si diverte e si parla solo di questo, ma non si è chiusa in casa e in giro non si respira solo paura. La gente vuole reagire, uscire di casa, perchè la risposta più grande al terrorismo è non dargliela vinta, non lasciare che cambi le nostre abitudini. Oggi siamo tristi sì, ma ben lontani dall'essere depressi. E soprattutto sentiamo la solidarietà di tutto il mondo, sentiamo che tutti oggi sono vicini alla Turchia e al popolo turco. Per noi questo è un grandissimo sostegno".

E qualche ora dopo, sempre a Istanbul, un uomo ha sparato all'esterno di una Moschea ferendo 2 persone.
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