(Teleborsa) -
Anche quest'anno è iniziato con dei rincari sulle autostrade, con una revisione delle tariffe scattata puntualmente il
1° gennaio 2017. Se ne sono accorti coloro che hanno trascorso la notte di san Silvestro fuori casa, in qualche località turistica, e se ne accorgeranno coloro che devono ancora rientrare da un viaggio.
L'associazione dei Consumatori Codacons ha già lanciato l'allarme.
Secondo i dati forniti dal Ministero dei Trasporti,
i costi delle autostrade da ieri sono aumentati in media dello 0,77%. La tratta gestita da
Autostrade per l'Italia è quella che ha riportato gli
aumenti minori (+0,64%), mentre la più cara è la
BreBeMi, cioè l'autostrada che collega Brescia a Milano, con un salasso di
+7,88%. Rincari apprezzabili anche per il
Tronco dell'A4 (+4,6%) e la
Torino-Savona (+2,46%).
Per il Ministero, l'aggiornamento annuale delle tariffe deriva dall'applicazione di quanto
contrattualmente previsto dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007 in attuazione della legge di
riforma del settore n. 296/2006 unitamente alle
Delibere CIPE del 2007 e del 2013 che hanno stabilito le formule tariffarie e criteri di calcolo. In base alla normativa tariffaria, vi sono sei differenti regimi tariffari ed alcune specifiche fattispecie, che tengono conto di una serie di parametri: inflazione (programmata o reale), qualità, recupero produttività, investimenti in beni devolvibili effettuati.