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Eurozona, l'attività industriale conferma una crescita boom a fine 2016

Economia, Macroeconomia
Eurozona, l'attività industriale conferma una crescita boom a fine 2016
(Teleborsa) - L'Eurozona dà ancora confortanti segnali di ripresa dell'attività economica, in particolare nel settore industriale, che resta in espansione, grazie anche al sostegno offerto dalla politica espansiva della BCE (il circuito virtuoso tassi, credito, prestiti).

Secondo l'ultimo sondaggio condotto da Markit, il PMI manifatturiero dell'Eurozona si conferma in crescita a 54,9 punti, in linea con il dato preliminare e con le attese degli analisti. A novembre l'indice era a 53,7 punti.

L'indicatore dello stato di salute del manifatturiero si rafforza così oltre la soglia chiave dei 50 punti e segna il migliore risultato da aprile 2011, risultando invariato dalla precedente stima flash. La media dell’ultimo trimestre dell’anno con un 54 è risultata di gran lunga superiore a quella del terzo trimestre di 52,1, segnalando inoltre la crescita più veloce dal secondo trimestre del 2011.
Inoltre, la media del PMI per il 2016 di 52,5 è stata quella maggiore dal 2010.

I dati nazionali hanno indicato un miglioramento generale delle condizioni operative: Paesi Bassi confermato a 57,3, Austria a 56,3, Francia a 53,5, Spagna a 55,3, Italia a 53,2 e Grecia a 49,3, mentre la Germania vede un piccolo ritocco all'insù a 55,6 da 55,5.

"Le imprese manifatturiere dell’Eurozona stanno approcciando il 2017 in maniera positiva, infatti il 2016 si conclude con un impennata della produzione", commenta Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit, aggiungendo che "il valore più alto in cinque anni e mezzo raggiunto a dicembre dai dati PMI è generalmente in linea con una crescita della produzione manifatturiera
all'impressionante tasso di crescita annuo di circa il 4%".

L'economista avverte però che "se da una parte la fine del 2016 rappresenta buone notizie, la ripresa manifatturiera certamente
rimane vulnerabile per via dei rischi politici". e preventiva un rallentamento della crescita quest'anno all'1,3% dall'1,7% del 2016.
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