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Inflazione, Confesercenti: "2016 in deflazione pessima notizia"

Bene primi segnali di inversione tendenza

Economia, Macroeconomia
Inflazione, Confesercenti: "2016 in deflazione pessima notizia"
(Teleborsa) - Nel 2017 ripresa consumi potrebbe consolidarsi ma rimangono incertezze.

"Dai dati Istat di oggi riceviamo due notizie. La prima è pessima: il Paese, nell'insieme del 2016, è risultato in deflazione per la prima volta dopo 60 anni. La seconda, invece, è una buona notizia: negli ultimi mesi dello scorso anno si è registrata una concreta ripresa dell’inflazione che lascia presagire che nel 2017 la ripresa dei consumi potrebbe consolidarsi.

E' quanto sottolinea l’Ufficio studi economici di Confesercenti in una nota commentando il dato sull'inflazione pubblicato oggi dall'Istat.

Riguardo alla prima considerazione, spiegano gli addetti ali lavori, "la variazione dei prezzi registrata nel 2016 si colloca, infatti, in campo negativo: questo, se da un lato è dovuto all’influenza dei beni energetici e dei prodotti in cui questi beni hanno un peso rilevante, dall’altro indica, come da noi evidenziato più volte, le difficoltà del sistema dei prezzi a riprendere quel minimo sentiero di crescita tale da allontanare i rischi di deflazione". Una scarsa dinamica certamente spiegata dalla condizione di una domanda dei consumatori (almeno per quello che riguarda i beni) stagnante o incerta.

Viceversa, "il fatto che negli ultimi mesi si riscontri un certo risveglio dell’inflazione di fondo (al netto delle componenti più volatili) che a dicembre è pari a 0,6%, questo induce ad ipotizzare che si stia innescando, con tutta probabilità, una tendenza alla ripresa dell’indice generale, pur rimanendo sempre all’interno di variazioni inferiori all’1%, quindi molto basse". Si tratta, però, spiegano dall'Ufficio studi di Confesercenti "di spinte all’inflazione – se si escludono gli alimentari non lavorati – che provengono quasi esclusivamente dal settore dei servizi e, di nuovo, dagli energetici, in particolare non regolamentati, come i carburanti". Per ora, comunque, dal punto di vista dei beni commercializzati e, quindi, della spesa dei consumatori come causa eventuale di una ripresa del prezzo dei beni, la situazione resta incerta. "Auspichiamo che nel 2017 le incognite sull’effettivo rilancio della domanda interna siano dissipate".
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