(Teleborsa) -
L'Epifania, si sa, tutte le feste porta via. Sta per calare il sipario sulla festività natalizie targate 2016. La malinconia per il rientro al lavoro già vi assale? Alt! Non disperare. Prima, infatti, c'è ancora spazio per l'ultimo scorcio di vacanza. Una Befana generosa che nella calza, oltre ai dolcetti di rito, porterà anche un lungo ponte dei quali in molti approfitteranno.
Per la precisione, saranno circa 2.4 milioni gli italiani che appenderanno la calza sul camino in viaggio (l'1,7% in più rispetto allo scorso). La maggior parte resterà nel Belpaese (95%).
Lo rivela un'indagine realizzata da
Federalberghi con il supporto tecnico dell'Istituto ACS Marketing Solutions.
VIVO IN VACANZA DA UNA VITA - Circa 1 milione 100 mila di loro partiranno in questi giorni, mentre 798 mila hanno iniziato la loro vacanza a Natale e altri 506 mila sono fuori casa da Capodanno.
MA CHE FREDDO FA - Neanche l'annunciata bufera che porterà freddo e gelo sulla stivale fermerà gli italiani che festeggeranno l'Epifania ,soprattutto in Italia, tra agriturismi e musei per un giro d'affari di 437 milioni di euro. La durata media dell'ultimo break al sapore di uvetta e cannella si assesterà sulle 3,2 notti e l'alloggio preferito sarà la casa di parenti o amici (36.7%). Medaglia d'argento all'albergo (20%).
SORRIDONO GLI ALBERGHI - Una vera e propria annata d'oro. Si chiude, infatti, in bellezza il bilancio delle presenze alberghiere 2016 che supera, per la prima volta nella storia, i 400 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive italiane. Non nasconde la soddisfazione Federalberghi che può, dunque, sorridere guardando alle stime sulle festività di Natale e Capodanno.
CARBONE PER I CATTIVI - Non solo luci, ma anche qualche pericolosa ombra come sottolinea
Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. "Questi importanti risultati rischiano tuttavia di rimanere sterili se non si porrà rimedio alla piaga dell'abusivismo, che inquina il mercato e mette il piombo nelle ali degli operatori onesti". Al riguardo, Bocca ricorda che - secondo le stime del Rapporto italiano sul turismo - "le presenze effettive che si realizzano sul mercato italiano sono circa un miliardo. Ci sono dunque seicento milioni di pernottamenti che vengono venduti sul mercato nero. Rischi per la sicurezza dei turisti e dei cittadini, evasione fiscale, lavoro nero e concorrenza sleale, sono le conseguenze immediate di questa metastasi, che qualcuno fa finta di non vedere. Chiediamo a chi ha il dovere di tutelare le imprese del turismo di non farsi ingannare dai vecchi trucchi che si nascondono dietro le nuove mode e di agire con urgenza".