(Teleborsa) - Si continua a parlare di terrorismo, dopo gli ultimi fatti che hanno sconvolto la comunità internazionale.
La
Germania e la
Turchia, sono solo gli ultimi scenari degli attacchi, ma il fenomeno della radicalizzazione e dei "foreign fighters" non va sottovalutato neanche in Italia, anche se ha "una dimensione numerica minore" che in altri Paesi. E' quanto ha dichiarato il Premier
Paolo Gentiloni dopo un vertice su sicurezza, migranti e Libia che si è tenuto a
Palazzo Chigi.
Al meeting sono intervenuti anche i ministri degli Esteri
Angelino Alfano, dell'Interno
Marco Minniti e della Difesa
Roberta Pinotti.
Il problema ha spiegato il
Premier non è da sottovalutare e va affrontato in tutta la sua complessità, tenendo ben presente che "i percorsi di radicalizzazione si sviluppano soprattutto nelle carceri e nel web" ed è lì che bisogna agire.
Anche se
Gentiloni ha messo in guardia: individuare questa minaccia "non autorizza a fare equazioni improprie tra migrazione e terrorismo e tuttavia sappiamo bene che vigilanza deve essere massima. Abbiamo bisogno di prevenzione e politiche di migrazioni efficaci". Il Premier ha sottolineato anche necessità di politiche di rigore e di efficacia nei rimpatri.