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Strage di Fort Lauderdale: il killer uno squilibrato appena arrivato in aereo dall'Alaska

Si chiama Esteban Santiago, americano di 26 anni, ex militare, noto all'FBI per problemi psichici. Bilancio 5 morti e 13 feriti

Strage di Fort Lauderdale: il killer uno squilibrato appena arrivato in aereo dall'Alaska
(Teleborsa) - L'autore della strage dell'aeroporto di Fort Lauderdale è Esteban Santiago, americano di 26 anni di origine ispanica ma nato nel New Jersey, appena arrivato in aereo da Anchorage, in Alaska, via Minneapolis. Aveva una pistola all'interno di un borsone imbarcato nella stiva del velivolo e una volta ritirato il bagaglio nel Terminal 2 dell'aeroporto si era recato in uno dei bagni per recuperare l'arma e caricarla. Poi è uscito aprendo immediatamente il fuoco sui presenti. Il giovane risulta sofferente di problemi mentali.

La sparatoria avvenuta nella zona ritiro bagagli del terminal 2 dell'aeroporto internazionale di Fort Luderdale intorno alle 13 locali, le 19 in Italia avrebbe ucciso 5 persone, mentre in un primo momento si era parlato di una sola vittima, poi di 3. Altre 13 sono rimaste ferite. Lo sparatore è stato arrestato dalla polizia locale. Non si tratterebbe di terrorismo, come hanno comunicato le Autorità della Florida.

Il giovane killer, che indossava una T short con il logo di "Guerre stellari", è sotto interrogatorio da parte del FBI. Esteban Santiago, come si intuisce dal nome, è di origine ispanica, e sarebbe stato trovato in possesso di una carta d'intensità militare.

Durante la sparatoria, centinaia di passeggeri in preda al panico hanno trovato scampo all'esterno del Terminal 2 riversandosi sul piazzale di sosta degli aerei. Dopo lunghi momenti di terrore l'emergenza si è conclusa, mentre l'aeroporto è rimasto chiuso per diverse ore.

Secondo molti testimoni, il killer dopo aver terminato i proiettili si sarebbe seduto in atteso dell'arrivo della polizia.
Al momento dell'arresto era illeso. Non risulta che Esteban Santiago avesse complici, nonostante che per diversi minuti si fosse pensato a un secondo uomo fuggito e rifugiatosi nel vicino Terminal 1 dello scalo aereo.

L'ex portavoce del già Presidente Usa George W. Bush, Ari Fleischer, si trovava all'aeroporto e subito ha scritto su Twitter: "tutti stanno correndo nello scalo internazionale".
Un'altra persona ha twittato una foto di un uomo seduto a terra sanguinante.

Il giovane era noto all' FBI. Esteban Santiago nel novembre scorso si era infatti recato negli uffici dell'Agenzia di Anchorage, appunto in Alaska, sostenendo di essere costretto a combattere per l'Isis. Lo ha reso noto l'emittente televisiva Cbs citando alcune fonti, secondo cui anni fa Santiago era stato indagato per pedopornografia, ma non erano state reperite prove sufficienti per una denuncia. In seguito, Esteban Santiago, che è stato in Iraq con l'esercito Usa, avrebbe riferito agli investigatori di "tentativi di controllo mentale da parte del governo americano", che lo avrebbero costretto a "guardare video dell'Isis".

Il Presidente uscente Obama ha seguito dalla Casa Bianca istante per istante il susseguirsi degli evanti, mentre il Presidente eletto Donald Trump ha scritto su Twitter: "Sto seguendo da vicino la terribile situazione in Florida. Ho appena parlato con il governatore Scott. State al sicuro".

E naturalmente immancabili e molti gli interrogativi e le polemiche sull'accuratezza del controllo bagagli imbarcati: ci si chiede, infatti, come sia possibile che non si sia individuata un'arma nascosta in un borsone imbarcato nella stiva di un aereo, o perché sia stato permesso a un accertato squilibrato di possedere e portare con se un'arma.












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