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Classifica Gdo: Eurospin e Lidl in fuga, Esselunga in ottimo stato di salute

Economia
Classifica Gdo: Eurospin e Lidl in fuga, Esselunga in ottimo stato di salute
(Teleborsa) - Lista della spesa e calcolatrice alla mano. Ce la immaginiamo così la moderna "desperate housewife" alle prese con la spesa al tempo duro della crisi. Ma anche un po' analista finanziaria, esperta di marketing e perché no, novella Sherlock Holmes, pronta a trotterellare da un supermercato all'altro, facendo lo slalom tra prezzi e offerte, al grido di battaglia: "Ovunque tu sia, io ti scoverò". Di cosa stiamo parlando? Ovvio! Dell'offerta più vantaggiosa.



In tempo di crisi, si sa, i tagli sulla spesa sono uno dei modi più gettonati per dare respiro alle tasche, sempre più in debito di ossigeno. Senza però rinunciare alla qualità e anche a qualche sfizio, regalandovi, perchè no, una bella cena a base di pesce.
E allora, alleate fedeli nella battaglia ammazzacrisi, ancora una volta le catene discount e qualche operatore della grande distribuzione, che si rivelano preziosissime nell'economia delle famiglie italiane. Così, anche nel 2015 Lidl ed Eurospin volano in un mercato, che invece, si conferma in sofferenza. Questa la fotografia scattata dal rapporto Mediobanca dedicato ai maggiori otto gruppi italiani e internazionali della grande distribuzione alimentare.

Più in generale, tanti i punti di forza delle due catene low cost che tra 2011 e 2015 hanno così aumentato il fatturato, rispettivamente del 43% (Eurospin) e del 42,9%(Lidl).

A fare le "spese" della spesa più vantaggiosa? Grandi insegne e piccoli negozi che faticano a stare al passo.

L'ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA - Ma si sa, che regola sarebbe se non ci fosse l'eccezione? Si conferma, dunque, in ottimo stato di salute l’insegna Esselunga che vanta vendite per mq al top, 15.700 euro, e che in 5 anni ha cumulato utili per 1,136 miliardi.

Profondo rosso e crisi nera per i francesi di Auchan (-20%). Salute precaria pure per Carrefour che però sembra reagire alle "cure" (-9,3%), lieve ripresa anche per il gruppo veneto Pam (-4,9%)

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