(Teleborsa) -
FCA rimane nell'occhio del ciclone per le
accuse dell'
Environmental Protection Agency (
EPA) sulle emissioni.
Secondo l'agenzia americana, il gruppo FCA avrebbe usato software per barare sui limiti sulle emissioni di circa 104.000 vetture.
Dopo le accuse dell
'EPA, il
Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha aperto un' indagine sulla casa automobilistica italiana. Anche Fitch dopo la vicenda ha dichiarato che potrebbe rivedere il rating della casa automobilistica.
Un caso "preoccupante" come affermato da
Lucia Caudet,
portavoce della Commissione UE .
"L'EPA ha informato
Bruxelles del fatto che FCA non ha fornito alle autorità statunitensi una descrizione dettagliata sui metodi di controllo delle emissioni durante il processo di certificazione", ha sottolineato la
Caudet che assicura: "lavoreremo con l'
EPA, le autorità degli Stati membri e il gruppo automobilistico per stabilire la realtà dei fatti e le possibili implicazioni per i veicoli venduti nell'UE". La Commissione ha inoltre chiesto formalmente alle autorità italiane di "fornire spiegazioni convincenti". Cosa che il
Ministero dei Trasporti ha già fatto almeno sul fronte italiano rassicurando
che
i veicoli oggetto della notifica EPA, non sono omologati ne' commercializzati in Italia.
"
Confermo che i modelli dei veicoli FCA US non sono stati oggetto di omologazione in Italia", ha affermato il
Vice Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti,
Riccardo Nencini. "Il Governo Italiano - ha aggiunto il vice ministro - sta adottando politiche di sostenibilità, tant'è vero che è stato di supporto alla
Commissione Europea nell'approvare il nuovo ciclo di prova di omologazione poi concluso il 20 dicembre scorso".
Sulla vicenda
è intervenuto anche Sergio Marchionne. Il numero uno di
Fiat Chrysler Automobiles ha dichiarato: "la nostra coscienza è pulita. Nessuno ha barato sulle emissioni", mentre oggi anche la
Renault è stata
colpita dal
Dieselgate ma in Francia.
La Renault da parte sua ribadisce di essere stata corretta nel rispettare le norme anti-inquinamento per i veicoli e non ha commesso nessuna frode sui motori diesel.