(Teleborsa) -
Il debito pubblico italiano è lievitato a novembre a 2.229,4 miliardi, in aumento di 5,6 miliardi rispetto al mese precedente.
A ottobre il debito era a 2.223 miliardi. Lo conferma
Bankitalia, che ha pubblicato oggi l'ultimo supplemento al bollettino "Finanza pubblica".
La
vita media residua del debito pubblico italiano ha riportato un
allungamento di 3 mesi a 7,3 anni.
L'incremento è da attribuire al
fabbisogno mensile delle Amministrazioni pubbliche (7,1 miliardi), solo parzialmente compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (di circa 1,6 miliardi a 46,1).
Quanto alla composizione del debito, il fabbisogno delle
Amministrazioni centrali è cresciuto di 5,7 miliardi, e quello delle
Amministrazioni locali si è ridotto di 0,1 miliardi: Gli
Enti di previdenza mantengono un passivo sostanzialmente invariato.
Nei primi
undici mesi del 2016 il
debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 56,7 miliardi per effetto del fabbisogno (52,4 miliardi) e dell'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (10,4 miliardi).
Le entrate tributarie relative agli 11 mesi sono cresciute del 4,3% a 368,4 miliardi, mentre nel solo mese di novembre le entrate tributarie sono calate a 33,8 miliardi (34,6 nello stesso mese del 2015).