Facebook Pixel
Milano 11:18
33.596,06 -0,84%
Nasdaq 18-apr
17.394,31 -0,57%
Dow Jones 18-apr
37.775,38 +0,06%
Londra 11:18
7.822,15 -0,70%
Francoforte 11:18
17.672,27 -0,93%

Attacco tedesco all'Italia per le emissioni irregolari dei diesel Fca

Il Ministro Dobrindt chiede il ritiro dal mercato dei modelli italiani incriminati. Delrio: "Proposta irricevibile". Calenda: "Pensino a Volkswagen"

Economia, Politica
Attacco tedesco all'Italia per le emissioni irregolari dei diesel Fca
(Teleborsa) - Duro intervento tedesco in sede europea contro Fca per le emissioni contestate dagli Usa alla Fiat Chrysler. "Le autorità italiane sapevano da mesi che Fca, nell'opinione dei nostri esperti, usava dispositivi di spegnimento illegali - dichiara in una intervista alla Bild on Sonntag, riportata da Bloomeberg, il Ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt (nella foto soddisfatto al volante di una Audi A7, n.d.r.) - e Fca si è rifiutata di chiarire. La Commissione Ue deve conseguentemente garantire il richiamo dei modelli con i software irregolari che alterano i test sulle emissioni".

E in serata nuova replica del Ministro Infrastrutture e Trrasporti Delrio: "Proposta irricevibile, abbiamo accettato di costituire a Bruxelles una commissione di mediazione perchè non abbiamo niente da nascondere. I nostri test dimostrano che non esistono dispositivi illegali e comportamenti anomali". E da parte sua, il Ministro Calenda: "pensino a Volskwagen".

Il Governo italiano solo due giorni fa, tramite il viceministro Riccardo Nencini, aveva definito "incomprensibile" l'atteggiamento tedesco viste "le risposte già ottenute dal Mit". Risposte evidentemente non giudicate esaurienti dalla Commissione che, nella stessa giornata, aveva sottolineato come si stesse "esaurendo il tempo" a disposizione dell'Italia per fornire le spiegazioni richieste dalla Commissione europea sulla contestazione dell'omologazione di un modello della Fca sollevate a settembre scorso proprio dallo stesso Ministro tedesco Dobrindt. La Commissione aveva però anche ricordato come i suoi poteri fossero "limitati" in quanto dispone della possibilità di agire nei confronti uno Stato membro che non rispetti le regole europee, ma non "direttamente contro un produttore di auto".

Di parere diverso la componente tedesca. "Sono gli stati membri ad essere responsabili della certificazione delle auto per l'immissione sul mercato europeo - aveva precisato una portavoce della Commissione - e in questo contesto la Germania ha sollevato serie preoccupazioni sulla compatibilità di un modello Fiat (Fca) con la legislazione europea sulle emissioni auto.
Caso che le autorità italiane contestano. La Germania ha chiesto di intervenire in quello che definiamo un processo di mediazione, che è uno sforzo per trovare un accordo comune. Abbiamo ripetutamente chiesto alle autorità italiane di presentare spiegazioni convincenti e stiamo esaurendo il tempo, perché vogliamo concludere molto presto il negoziato sulla compatibilità della Fiat (Fca) con la legge Ue".

Dagli Usa intanto, dopo che la magistratura francese ha annunciato indagini sulla Renault per irregolarità sulle emissione dei suoi motori diesel, si riprendono con enfasi le dichiarazioni a Le Journal Du Dimanche del Ministro dell'Ambiente di Parigi, Segolene Royal, che sottolinea come appunto in Francia altre case automobilistiche potrebbero essere indagate proprio per le emissioni dei motori diesel. "E' stato scoperto un certo numero di anomalie su veicoli Renault - ha precisato la Royal a Le Journal - ma il caso investe anche di altri costruttori, anche se a un livello diverso".





Condividi
```