(Teleborsa) -
Non solo il Messico, ma anche la Germania potrebbe essere messa all'angolo da Trump. Il nuovo presidente americano ha infatti preannunciato dazi durissimi per i produttori tedeschi, rei di non aver investito per produrre le auto in USA.
Della
politica protezionistica di Trump si è parlato molto, così come delle scelte di molte case d'auto americane e straniere, che si sono "convinte" ad investire negli Stati Uniti: così
FCA che
investirà in Midwest 1 miliardo,
Toyota che
mette sul piatto 10 miliardi e
Ford che
ha rinunciato ad investire in Messico.
La Germania però non ci sta e va avanti con il "piano Messico". La
BMW ha confermato che produrrà le sue auto in un impianto messicano, Paese in cui ha investito massicciamente come le connazionali
Volkswagen e
Daimler.
La conferma ha scatenato
l'ira di Trump che minaccia un dazio salatissimo del 35%: "Puoi produrre auto per il mercato Usa, ma per ogni veicolo importato pagherai un'imposta del 35%".
Intanto, la giornata borsistica non è stata delle migliori per i titoli dell'auto tedeschi, che chiudono in rosso: Volkswagen perde oltre il 2%, Daimler e BMW l'1,5% circa.