(Teleborsa) - Partenza senza grandi scossoni per le principali borse europee alla luce dei
nuovi commenti del governatore della Fed Janet Yellen, che lasciano intravedere la prospettiva di un ciclo rapido di rialzo dei tassi USA, quest'anno. La Chairwoman ha affermato che la Fed ritiene sensato alzare gradualmente il costo del denaro, a fronte di un'economia robusta e di un'inflazione sul percorso verso il target del 2%.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,065. Scambia in retromarcia l'
oro, che scivola a 1.202,7 dollari l'oncia. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che segna un guadagno dell'1,17%.
Invariato lo
spread, che si posiziona a 158 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta all'1,97%.
Tra i listini europei senza spunti
Francoforte, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi. Bilancio positivo per
Londra, che vanta un progresso dello 0,38%. Ferma sulla parità
Parigi. Poco mosso il listino milanese, con il
FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 19.354 punti.
In luce sul listino milanese i comparti
Chimico (+1,21%),
Banche (+1,15%) e
Automotive (+0,83%). Tra i più negativi della lista di Milano, troviamo i comparti
Media (-1,34%),
Telecomunicazioni (-0,88%) e
Beni personali e casalinghi (-0,83%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, brilla
UBI Banca, con un forte incremento (+4,4%), che ha sottoscritto il contratto per l'acquisto delle tre good bank. Buoni spunti su
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che mostra un ampio vantaggio dell'1,96%. Tonica
Unicredit che evidenzia un bel vantaggio dell'1,04%.
Ben impostata
Fiat, che mostra un incremento dell'1,62%.
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Mediaset, che continua la seduta con -1,76%. L'AD Pier Silvio Berlusconi ha sottolineato che da Vivendi non è arrivata alcuna proposta e che
nel caso arrivi e crei valore verrà valutata. Gli analisti di UBS hanno abbassato il giudizio a sell dal precedente neutral, con target 3,7 euro.
Sotto pressione
Snam, che accusa un calo dell'1,37% nonostante il
successo dell'emissione obbligazionaria a 8 anni da 500 milioni di euro a tasso fisso destinata a investitori istituzionali .
Scivola
Luxottica, con un netto svantaggio dell'1,33% su qualche presa di profitto.
S&P ha promosso la fusione con Essilor.