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Nessuna novità dall'hotel Rigopiano. Si scava tra mille difficoltà. Sempre 23 i dispersi

Immutato finora il bilancio di 5 morti e 11 sopravvissuti tra cui 4 bambini. Pericolo valanghe e il maltempo impedisce il volo degli elicotteri

Ambiente, Clima
Nessuna novità dall'hotel Rigopiano. Si scava tra mille difficoltà. Sempre 23 i dispersi
(Teleborsa) - I lavori di scavo proseguono, ma da quel che resta dell'hotel Rigopiano al momento ancora nessuna novità. Nessun ritrovamento tra la nottata e nelle ore del mattino di questa domenica 22 gennaio. Il bilancio è fermo ai 5 morti, 11 sopravvissuti tra cui 4 bambini, 23 i dispersi. Ma nonostante il trascorrere delle, la speranza di trovare ancora in vita qualcuno non è certamente svanita. Le condizioni dei sopravvissuti sono buone, anche di chi è ricoverato in ospedale. Alcuni dei sopravvissuti hanno raccontato la tremenda esperienza imprigionati al buio e al freddo, utilizzando per bere la neve che scioglievano tra le mani.

Titti Postiglione, Capo Servizio Emergenze della Protezione Civile, ha detto che "le condizioni del tempo non permettono il volo degli elicotteri, in ogni caso molto utili per monitorare sul rischio di ulteriori valanghe che potrebbero mettere in grave pericolo gli stessi soccorritori". Aggiungendo che "d'altra parte la quota neve si è alzata e questo consente migliori condizioni di lavoro", confermando poco fa che non ci sono novità sul fronte ritrovamenti.

Si scava sempre senza sosta consultando mappe e planimetrie dell'albergo che non trovano tuttavia riscontro nella realtà devastata dall'immenso, incredibile, ammasso di neve che si è abbattuto alle 5 della sera di mercoledì 18 gennaio sull'hotel Rigopiano, a 1500 metri di altezza nel Comune di Farindola, sul versante pescarese del Gran Sasso. Fa molte freddo, la notte scorsa ha di nuovo nevicato. Il maltempo imperversa.

La speranza che almeno qualcuno dei dispersi da forza al Gruppo dei soccorritori. Anche se le parole di uno dei 4 bambini miracolosamente estratti vivi dopo lunghe ore di "prigionia" tra ghiaccio e detriti non lasciano intender nulla di buono. "No, non urlava nessuno dalla stanza del bar accanto a dove ci trovavamo noi per giocare a biliardo dove erano rimasti tutti gli adulti, solo la mamma di Samuel...", ha detto mentre in auto veniva portato in ospedale dai soccorritori. Il lavoro prosegue incessante tra "pericoli estremi", come ha ancora una volta sottolineato il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Giampiero Parete, scampato alla furia della valanga perché in quel momento uscito dall'albergo per prendere dall'auto un'aspirina per la moglie Adriana Vercerao che non si sentiva bene, è ancora in ospedale, quasi incredulo che appunto la moglie e i due figlioletti Gianfilippo e Ludovica siano stati turati fuori vivi da quell'inferno. "Grazie di cuore a tutti, un abbraccio". Così ha risposto su Facebook alle centinaia di messaggi che continuano ad arrivare sul suo profilo social.


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