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Gentiloni:"Emergenza seria: poteri straordinari a Protezione civile"

Economia, Politica
Gentiloni:"Emergenza seria: poteri straordinari a Protezione civile"
(Teleborsa) - Il Premier Paolo Gentiloni scende in campo a difendere il lavoro della protezione civile nella nell'emergenza "straordinaria" che ha colpito il centro Italia devastato non solo dal terremoto, ma anche dalle conseguenze della tragedia dell'Hotel Rigopiano.

Finora sono 6 o morti accertati, mentre i soccorritori continuano a scavare per cercare di trarre in salvo altre vite umane.

"Non solo ringrazio" la protezione civile ma la difendo "abbiamo un sistema che dobbiamo tenerci stretto, è tra i migliori al mondo". Il Presidente del Consiglio ha espresso la sua gratitudine durante la trasmissione di Rai 3 "Che tempo che fa".

Gentiloni ha parlato di emergenza "seria" e "straordinaria". "Ringrazio -ha detto il Premier- le oltre ottomila persone che hanno lavorato in alcuni casi in condizioni davvero difficili. Un lavoro straordinario di cui penso dobbiamo essere orgogliosi".

Il Capo del Governo non ha dubbi quando afferma: "Dobbiamo dare poteri straordinari, a chi si occupa di emergenza e ricostruzione, ovvero alla Protezione Civile e al commissario per la ricostruzione. Nei prossimi 3-4 giorni ci concentriamo, e lo faremo con l'Anac e con il Parlamento, su quali possono essere questi poteri straordinari, non possiamo avere strozzature burocratiche, dobbiamo dare un segnale di accelerazione forte e chiaro" ai cittadini, tra i quali "si è diffusa la disperazione".

Il Presidente del Consiglio mette in guardia a non scatenare la caccia ai capri espiatori. "Temo un Paese incattivito che cerca subito il giustiziere e il capro espiatorio. La verità serve a far funzionare le cose meglio, non a cercare vendette".

Dopo l'emergenza non poteva mancare un accenno alla lettera che Bruxelles ha inviato all'Italia per esortare Roma all'aggiustamento dei conti.

"L'espressione manovra aggiuntiva mi fa venire il morbillo", ha spiegato Gentiloni. La commissione UE ha sostenuto in questi mesi che noi avevamo usato per margini di flessibilità per uno 0,2% di troppo. La rigidità su questi zero virgola non ha senso ma collaboreremo con l'Unione Europea per una soluzione nei prossimi mesi, probabilmente attorno alla stesura del prossimo Def".
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