(Teleborsa) - Continua senza sosta il lavoro dei soccorritori all'Hotel Rigopiano. Tra la neve, le difficoltà e le macerie, si continua a scavare nella speranza di trovare qualche sopravvissuto alla valanga che che si è abbattuta sull'Hotel.
Finora i morti accertati sono 6 (l'ultima vittima: un uomo è stato estratto ieri da sotto le macerie), mentre sono 11 i sopravvissuti e 23 i dispersi.
La protezione civile continua a essere impegnata non solo nelle attività di ricerca e soccorso, ma anche nell'assistenza alla popolazione, nel ripristino delle forniture di energia elettrica e della viabilità stradale. Sul versante sovrastante l' Hotel, è stato installato un radar in grado di consentire l'allertamento rapido in caso di valanghe, il cui rischio nell'area rimane molto alto.
Una lotta contro il tempo quella dei
soccorritori che sono stati ringraziati pubblicamente anche dal premier
Gentiloni che difende il loro operato e preannuncia poteri straordinari alla Protezione civile.
Intanto, il maltempo non concede tregua. Un uomo è morto annegato in Sicilia dopo essere stato travolto dall'esondazione del fiume Platani per le piogge torrenziali delle ultime ore.
Anche in Sardegna la furia del maltempo ha portato tempesta e vento. Ieri, in particolare, nel Sud dell'isola grandine e raffiche di vento hanno superato i 100 km l'ora. Una tromba d'aria si è abbattuta in alcuni paesi del cagliaritano