(Teleborsa) - Rallenta la manifattura europea, ma con un dato che continua a segnare una robusta espansione.
La crescita occupazionale, infatti, sale al record in nove anni, ossia al ritmo più rapido dal 2008.
Secondo l'analisi condotta da Markit,
il Markit PMI composito dell’Eurozona di gennaio si è portato a 54,3 punti dai 54,4 di dicembre. L'indice di gennaio è stato il secondo più alto da dicembre 2015 ed uno dei più alti avutosi negli ultimi cinque anni e mezzo.
La crescita è stata leggermente minore sia nel manifatturiero che nel terziario, ma in entrambi i settori il tasso di espansione è rimasto forte rispetto agli standard recenti.
In particolare
il PMI manifatturiero è sceso a 55,9 punti dai 56,1 di dicembre, posizionandosi sui minimi degli ultimi due mesi. Il dato preliminare diffuso oggi resta sopra la soglia critica dei 50 punti, che denota l'espansione dalla contrazione dell'attività.
Il PMI dei servizi, invece, è atteso a 53,6 punti dai 53,7 di dicembre, sui minimi da tre mesi.
Considerando le maggiori economie dell'Eurozona, in
Germania la crescita è rallentata rimanendo superiore alla media dell'eurozona.
"Forte inizio del 2017 per l’economia dell'Eurozona", commenta il capo economista di Markit
Chris Williamson, segnalando che "il PMI flash di gennaio sta segnalando infatti una crescita considerevole del PIL trimestrale dello 0,4%, con un’espansione generale sia nel settore manifatturiero che quello dei servizi". “Forse, lo sviluppo più incoraggiante è la crescita delle assunzioni. Conseguentemente all'aumento dell’ottimismo circa l’anno prossimo, l’indagine di gennaio ha osservato l’aumento mensile maggiore dei livelli occupazionali in nove anni".