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Abruzzo: sei morti in elicottero del 118 precipitato. Salgono a 23 le vittime all'hotel Rigopiano

Era appena decollato da Campo Felice dopo aver preso a bordo uno sciatore ferito a Campo Felice. A Rigopiano Sempre 11 i sopravvissuti dell'albergo e 23 le vittime accertate. Pemier Gentiloni: "Cordoglio e compassione, orgogliosi dei nostri soccorritori"

Ambiente, Clima
Abruzzo: sei morti in elicottero del 118 precipitato. Salgono a 23 le vittime all'hotel Rigopiano
(Teleborsa) - Nuova tragedia in Abruzzo. Un elicottero del Soccorso di emergenza 118 è precipitato nella zona di Campo Felice intorno alle 11 di ieri, lunedì 24 gennaio. Il mezzo aereo era decollato da L'Aquila per recuperare uno sciatore con una gamba fratturata per una caduta sulle piste innevate. Il mezzo aereo era appena ripartito col ferito a bordo quando qualche minuto dopo si è schiantato a terra nelle vicinanze di un laghetto nei pressi del rifugio Amantino. A bordo 6 persone, tutte morte: il pilota, due membri del Soccorso alpino, un medico, un operatore e, appunto, lo stesso ferito. Due delle vittime erano state tra i primi a raggiungere l'hotel Rigopiano per i soccorsi.

L'elicottero del 118, un Agusta-Westland AW139 matricola EC-KJT, era impegnato in un normale volo di soccorso e non faceva parte del gruppo dei mezzi impegnati all'hotel Rigopiano. La nebbia e il maltempo le cause probabili della sciagura avvenuta a 1600 metri di quota. Il velivolo si è praticamente disintegrato, immerso nella neve, in un punto irraggiungibile dai mezzi. I soccorsi hanno dovuto raggiungere a piedi i resti del velivolo.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha espresso il Suo profondo dolore per le vittime dell'incidente e per "una terra ancora una volta colpita dalla sofferenza e che vede il sacrificio di suoi uomini impegnati generosamente in missione di soccorso". Anche il Premier, Paolo Gentiloni, ha espresso "cordoglio e dolore" per le vittime e per "una nuova tragedia che colpisce una regione già fortemente provata dai lutti e le emergenze di questi giorni".

Si fa intanto più pesante di ora in ora il bilancio delle vittime per il disastro dell'Hotel Rigopiano
. L'Hotel situato nella dorsale orientale del massiccio del Gran Sasso, è stato spazzato via da una slavina mercoledì 18 gennaio. A una settimana dalla tragedia, i soccorritori continuano a cercare coloro che mancano all'appello anche se la speranza di trovare sopravvissuti si fa sempre più flebile."Non si sentono più rumori", ha detto sconsolato uno dei Vigili del Fuoco impegnati negli scavi, "ma continueremo il lavoro senza sosta finché non verrà recuperato l'ultimo corpo".

Il Premier Paolo Gentiloni, in un'informativa alla Camera, ha espresso stamattina "cordoglio e compassione" per le vittime della slavina, aggiungendo: "Siamo orgogliosi dei nostri soccorritori, sono cittadini italiani esemplari: forte e unanime deve essere il sentimento di riconoscenza per le 11 mila persone intervenute che si prodigano per salvare vite".

I morti accertati adesso sono 23. Restano 11 i sopravvissuti, e per il momento sono scesi a 6 i dispersi. Gli ultimi due corpi sono stati recuperati stamattina. Si continua a cercare tra le cantine, i locali caldaie e soprattutto nel corpo centrale della struttura dove c'è, o meglio c'era, la zona del bar. Al registro dell'albergo, emerge che le persone presenti la notte del 18 gennaio erano 40: 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti.

Il sostituto procuratore di Pescara Cristina Tedeschini ha formalmente aperto un'inchiesta per disastro ed omicidio plurimo colposo. Verrà accertato tutto: perché l'Hotel si trovava in quella posizione e quali sono le responsabilità. La valutazione se l'albergo potesse stare o non stare lì farà parte dell'inchiesta, ci sarà sicuramente una risposta da parte della Procura'', ha detto la Tedeschini. Non sarebbero stati determinanti, invece, i ritardi dei soccorsi, i fraintendimenti, i problemi di comunicazione e così via, il cui impatto ha una "rilevanza causale e non epocale".

Sul versante della montagna sovrastante l'Hotel è stato installato uno speciale radar col compito di consentire l'allertamento rapido nel caso della formazione di valanghe.

La Protezione Civile continua a essere impegnata non solo nelle attività di ricerca e soccorso tra le macerie dell'albergo, ma anche nell'assistenza alla popolazione della zona, nel ripristino delle forniture di energia elettrica e della viabilità stradale.

Una curiosità: trovati vivi e tratti in salvo i tre cuccioli di pastore abruzzese nati nell'albergo il 4 dicembre scorso, mentre i "genitori" erano riusciti a mettersi in salvo subito dopo la tragedia.


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