(Teleborsa) - La compagnia farmaceutica svizzera
Novartis chiude il 2016 con utili e fatturato in calo, a causa dell'aspra
concorrenza dei farmaci generici, e valuta la
quotazione dei farmaci per l'oftalmologia.
Il gruppo chiude l'esercizio con un
utile in calo del 5% a 6,6 miliardi di dollari, anche perché i risultati dell'anno prima incorporavano componenti non ricorrenti per 12 miliardi relative alle dismissioni.
Il fatturato è calato del 2% a 48,51 miliardi di dollari, che ha fatto scendere il risultato operativo dell'8% a 8,26 miliardi. La liquidità però è in crescita del 2% a 9,25 miliardi di dollari.
Buona la remunerazione degli azionisti, giacché il
dividendo viene aumentato del 2% a 2,75 franchi svizzeri ed è stato anche annunciato l'avvio di un
piano di buyback azionario da 5 miliardi di dollari nel 2017.
Per quest'anno, la compagnia attende un
fatturato in linea con quello del 2016 ed un risultato operativo in lieve calo.
Novartis sta anche valutando opzioni strategiche sulla divisione dedicata all'oftalmologia ed alle lenti a contatto, la
Alcon, che potrebbe essere oggetto di spin-off e quotazione in Borsa. Il branch è assillato da un risultato in perdita e da un fatturato decrescente, a causa del calo delle vendite.
Il
CEO Joseph Jimenez, nel corso della conferenza stampa per la presentazione dei risultati, ha parlato anche della
possibilità di acquisizioni in settori più promettenti, ed ha parlato di
investire dai 2 ai 5 miliardi in operazioni di M&A (negli ultimi otto mesi sono già state rilevate 14 attività).
Nessuna indicazione invece in merito ai target, sebbene circolino da tempo voci di interesse per
Astrazeneca e
Actelion.
E la strategia in USA? Il numero uno ha detto che
conta di incontrare Donald Trump nei prossimi mesi per illustrare di persona i benefici creati dal gruppo anche in termini di
innovazione e valore creato dall'industria del farmaco. La precisazione è giunta in risposta alle recenti
critiche formulate dal neoeletto presidente americano sull'industria del farmaco.