(Teleborsa) -
Gli studenti disabili hanno avuto meno ore di quelle assegnate ed il Miur così li discrimina. Lo dicono i giudici del
Tribunale di La Spezia, sostenendo che non può essere disattesa la precisa richiesta di supporto didattico da parte dell’equipe medica e psico-pedagogica.
Il caso, relativo ad un
alunno della scuola dell'infanzia, che aveva ottenuto
solo 18 ore a settimana rispetto alle 25 richieste, era stato proposto al tribunale ligure dai legali del piccolo e molto attivo sindacato della scuola
Anief, secondo cui
"è un abuso" limitare il numero di ore del sostegno rispetto a quelle previste dal Programma educativo individualizzato.
Il tribunale ligure non ha avuto dubbi: il comportamento omissivo dell'amministrazione produce
“l'effetto di porre il bambino con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto agli altri alunni”, con conseguente “cessazione immediata della condotta discriminatoria”.
"Questa sentenza conferma il comportamento troppe volte illecito nei confronti dell'alunno disabile, per violazione del suo
diritto all'istruzione, costituzionalmente protetto, alla sua
integrazione sociale e crescita in un ambiente favorevole allo sviluppo della sua personalità e delle sue attitudini", rimarca il leader del sindacato
Marcello Pacifico, ricordando
l’iniziativa "Non un’ora di meno", dedicata agli allievi con disabilità e alle loro famiglie.
Dopo che la legge di Bilancio ha letteralmente ignorato questa problematica, il sindacalista chiede anche che vengano
spostati in organico di diritto gli attuali 40 mila posti di sostegno in deroga.