(Teleborsa) -
Ancora una multa per Deutsche Bank dopo
quella salatissima pagata in USA per chiudere il capitolo subprime. La banca tedesca è stata
accusata di riciclaggio dalle autorità di controllo dei mercati di
Stati Uniti e
Gran Bretagna.
Per chiudere questo nuovo filone di inchiesta la banca
dovrà pagare 630 milioni di dollari, di cui 425 milioni di dollari all'autorità di New York e 163 milioni di sterline a quella britannica.
Deutsche Bank è
accusata di aver riciclato denaro di investitori russi, per un valore di 10 miliardi di dollari, facendo ricorso al cosiddetto
schema "a specchio",che prevede simultanei acquisti e vendite di titoli fra gli i
nvestitori delle tre filiali di Londra, New York e Mosca. In molti casi, i soldi erano di società aventi sede nei cosiddetti
paradisi fiscali dei Caraibi e Cipro.
Tutto è venuto alla luce nel 2014, a seguito di una investigazione della banca centrale russa, ma le operazioni sarebbero state condotte fra il 2011 ed il 2015.
Deutsche Bank ha precisato che la cifra per
la multa è stata già accantonata nelle sue riserve per cause legali e, dunque, non avrà ulteriori impatti negativi sui conti. La chiusura di questa nuova causa dovrebbe consentire alla banca di proseguire nella strategia di
chiudere tutte le pendenze legali in corso, come preannunciato dal numero uno del gruppo alla fine del 2016, per rimuovere ogni elemento di incertezza sul futuro.