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Scuola, gli unici precari a essere stabilizzati saranno quelli rimasti nelle GaE

Economia, Scuola, Welfare
Scuola, gli unici precari a essere stabilizzati saranno quelli rimasti nelle GaE
(Teleborsa) - C’è un buco temporale di tre anni prima dell’avvio del nuovo modello d’insegnamento nelle scuole pubbliche, previsto dalla legge delega della “Buona Scuola”, approvata il 14 gennaio scorso dal Consiglio dei Ministri sul “riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria”: uno spazio di tempo durante il quale gli unici precari a essere stabilizzati saranno quelli rimasti nelle GaE.



Lo schema di decreto sul riordino del reclutamento dei docenti per il prossimo triennio esclude l’assunzione dei precari abilitati, ignorati dal piano straordinario di assunzioni, e di chi ha partecipato all'ultimo concorso a cattedra. Nessuna soluzione per i laureati che potevano misurare il loro merito e non possono conseguire l’abilitazione. Inoltre, i futuri tirocinanti lavoreranno senza aver riconosciuta la loro professionalità, spiega il sindacato Anief.

Non si può prevedere una fase transitoria per il reclutamento senza tener conto di quanto accade nelle scuole per garantire la continuità didattica, ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal. È impensabile continuare a tenere fuori la porta, praticamente nello stato di precari a vita, i tanti docenti che oggi garantiscono la regolarità delle lezioni nelle nostre scuole. Vale la pena ricordare che tra i 100mila docenti precari, che oggi ancora sottoscrivono una supplenza annuale o fino al termine delle lezioni, ben l'80% sono supplenti iscritti nelle graduatorie d’istituto: tutti insegnanti abilitati con lo stesso percorso e con le medesime modalità di chi li ha preceduti attraverso le Ssis fino al 2011.
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