(Teleborsa) - Ventitrè le persone condannate in primo grado dal Tribunale di Lucca per i reati legati alla strage di Viareggio del 29 giugno 2009, costata la vita a 32 persone.
7 anni per l'allora Amministratore delegato (Ad) delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, 7 anni e 6 mesi a Michele Mario Elia ex amministratore delegato di Rfi. 7 anni anche per Vincenzo Soprano, ex Ad di Trenitalia.
La strage avvenne di notte, alle 23,48, e fu provocata dal deragliamento del treno merci 50325 Trecate-Gricignano e alla fuoriuscita e all'immediato incendio del gas GPL contenuto nella cisterna del primo dei 14 carri del convoglio che si era lesionata per l'urto. Il deragliamento si verificò sotto il sovrappasso pedonale che scavalca il fascio di binari a Sud della stazione di Viareggio e
il violento incendio alimentato dal gas, che provocò l'esplosione della cisterna, si propago lungo le strade vicine distruggendo abitazioni e provocando morti e feriti. L'incidente avvenne per la rottura del carrello del primo carro,
immatricolato in Polonia, mentre gli altri 13 erano immatricolati presso le ferrovie tedesche Deutsche Bahn.[Mauro Moretti, attuale Ad di
Leonardo-Finmeccanica, è stato assolto come Ad di Fs, ma condannato come ex Amministratore delegato di Rfi, la società del gruppo che si occupa dell'infrastruttura ferroviaria.
"Esprimo parziale soddisfazione per l’assoluzione di Mauro Moretti nella sua veste di amministratore di Fs e di Ferrovie dello Stato", ha dichiarato il legale del top manager
Armando D'Apote, definendo poi "scandaloso l’esito del processo". La sentenza trasuda "populismo", ha concluso l'avvocato.
Condannati anche i manager delle
Gatx, ossia della società tedesca proprietaria del carro deragliato.
Le accuse vanno dal disastro ferroviario, all'incendio colposo, all'omicidio colposo plurimo.
Soddisfatti i familiari delle vittime,
pur rilevando il dimezzamento delle pene che la Procura aveva chiesto.
E mentre soprattutto
le forze politiche si interrogano se non sia il caso che dopo la pesante sentenza Mauro Moretti abbandoni la guida di Leonardo-Finmeccanica, il Cda del Gruppo ha confermato piena fiducia all'Amministratore delegato. "Al riguardo,
in presenza dei membri del Collegio Sindacale che ha condiviso le valutazioni poste a fondamento delle determinazioni del Cda stesso - dice una nota del Gruppo - il Consiglio ha verificato che permangono in capo all'Ad tutti i requisiti previsti dalla vigente disciplina, nonché la capacità di esercitare prerogative connesse all'ufficio di organo delegato
e ha confermato, all'unanimità, piena fiducia all'ing Moretti".