(Teleborsa) -
La Legge elettorale dovrebbe presumibilmente giungere in Aula il 27 febbraio prossimo, stando al calendario steso dai capigruppo di Montecitorio, che mirano ad una
accelerazione dei tempi per l'approvazione a partire dal 1° marzo 2017. A patto che la Commissione Affari costituzionali abbia dato il via libera.
Sulla velocità di approvazione della nuova legge elettorale, all'indomani della
sentenza della Consulta che ha un po' stravolto l'Italicum, c'è un accordo
largamente condiviso fra i partiti (Pd, Lega Nord, M5S, Fratelli d'Italia), mentre restano
contrari Forza Italia, Sinistra Italiana, Alleanza popolare.
Sul tema elezioni il segretario del Pd,
Matteo Renzi, è stato chiaro:
"Per me votare nel 2017 o nel 2018 è lo stesso". Ma per il leader del Pd resta
auspicabile raggiungere un "patto blindato" sulla legge elettorale, che così come è uscita dalla Consulta prevede due diversi sistemi di elezione per Camera e Senato.
Anche i Cinque Stelle puntano ad una riduzione dei tempi, chiedendo di non aprire la discussione, ma
votare a scatola chiusa la loro proposta che porta in Senato lo stesso sistema di voto adottato alla Camera, con
"soli tre giorni di lavoro".