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Salva-banche, rimborsi a parenti risparmiatori frodati e fondi per "educazione"

Fra le norme inseriti nel dl salva-banche anche il ristoro ai parenti dei risparmiatori beffati ed i fondi per l'educazione finanziaria

Economia, Finanza
Salva-banche, rimborsi a parenti risparmiatori frodati e fondi per "educazione"
(Teleborsa) - Nuovi emendamenti al dl Salva-banche, che si arricchisce con due importanti norme sull'estensione ai parenti dei rimborsi dovuti alle "vittime" delle 4 banche fallite (Banca Etruria, Carife, Banca Marche e CariChieti) ) e sull'educazione finanziaria dei risparmiatori. Lo ha preannunciato il sottosegretario all'economia, Pier Paolo Baretta, a nome del governo.

Estensione ai parenti delle "vittime" delle banche - Il primo emendamento a frima di Donatella Mattesini (Pd) prevede che il rimborso ai risparmiatori frodati dalle banche con investimenti a rischio vengano estesi anche al "coniuge, convivente more uxorio, parenti entro il primo grado in possesso degli strumenti finanziari" subordinati "a seguito di trasferimento con atto tra vivi".

Tornano i fondi per l'educazione finanziaria - Un emendamento prevede anche la fissazione di linee guida per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, con la creazione di un apposito Comitato di dieci membri (senza compenso) ed una dotazione di 1 milione di euro l'anno dal 2017 per le attività del Comitato in questione. Le linee guida dovranno "organizzare in modo sistematico" i sogfgetti pubblici e privati e garantire interventi "continui nel tempo", creando un ponte con la scuola.

Resta in bilico invece la lista dei nominativi dei 100 "grandi debitori" delle banche insolventi o in difficoltà, caldeggiata e proposta dal numero uno dell'ABI. Per ora passa solo la proposta di modifica, firmata dal relatore Mauro Maria Marino (Pd), che prevede una relazione del MEF al parlamento ogni quattro mesi con l'indicazione dei soggetti ad alto profilo di rischio nei cui confronti l'emittente vanta crediti, classificati in sofferenza, per un ammontare pari o superiore all'1% del totale degli attivi.
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