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Padoan a Bruxelles: "Proroga split payment al 2020"

Il Ministro ha spiegato che bisogna "evitare il rischio di una procedura di infrazione per deficit eccessivo perché questa comporterebbe un aumento degli interessi sul debito"

Economia, Politica
Padoan a Bruxelles: "Proroga split payment al 2020"
(Teleborsa) - Si gioca a suon di missive la questione dei conti pubblici italiani. Dopo la lettera di Bruxelles per una correzione dei conti, il ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan scrive un'altra lettera con cui ha trasmesso alla Commissione UE una richiesta per l'estensione del regime di split payment (la nuova forma di liquidazione IVA tra imprese private e Pubblica Amministrazione, introdotto dalla Legge di Stabilità 2015).

Il Ministro si rivolge al vicepresidente UE Valdis Dombrovskis e al commissario agli Affari Economici e Monetari Pierre Moscovici, chiedendo che "l'autorizzazione al regime di split payment venga prorogata per altri tre anni oltre il termine del 31 dicembre di quest'anno e quindi fino al 2020".

Padoan ha chiesto di verificare la possibilità di estendere l'autorizzazione anche a transazioni non incluse in questo regime. Nella lettera viene sottolineato che "il regime di split payment ha riscosso risultati molto soddisfacenti per le entrate erariali senza peraltro effetti indesiderati dal lato dei fornitori grazie al funzionamento efficiente dei rimborsi IVA".

Il titolare del dicastero di via XX Settembre non ha dubbi e vuole assolutamente "evitare il rischio di una procedura di infrazione per deficit eccessivo perché questa comporterebbe un aumento degli interessi sul debito da pagare", ha spiegato nel corso di un'audizione alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato. "Bisogna evitare che aumenti la spesa per interessi che grava sul debito pubblico" ha detto il Ministro "la spesa del 2016 è stata inferiore di 17 miliardi, un punto di PIL, rispetto al 2012. Fare investimenti è certamente preferibile che pagare interessi sul debito".

Rispetto alle richieste di aggiustamento arrivare dalla Commissione europea, Padoan ha spiegato: che è probabile che alcune misure vengano prese prima di aprile" mentre i provvedimenti per "la lotta all'evasione verranno adottate più verso la fine di questo periodo, anche per tener conto della necessaria approvazione della Commissione".

Non poteva mancare un accenno da parte del Ministro "all'Europa a due velocità" che è stato argomento di dibattito anche da parte del cancelliere Angela Merkel. "E' sbagliato pensare che l'Italia debba stare nella velocità più bassa, l'Italia deve stare nella velocità di punta perchè è un suo interesse. L'Europa a due velocità è una cosa vecchia" ha detto "le velocità multiple sono un fatto e vanno anche in direzione opposta come nel caso della Brexit".
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