(Teleborsa) -
Continua a crescere l'area del disagio sociale in Italia, che si porta al top da luglio 2015. Secondo l'ultima rilevazione di Confcommercio, a dicembre, il
Misery Index è salito a 19,7 punti (+0,4 punti), in risposta ad una
disoccupazione estesa lievitata al 15% e ad un aumenti del carrello della spesa dell'1%.
L'indicatore, che viene monitorato mensilmente dall'associazione che rappresenta le aziende del commercio, misura il disagio sociale causato dalla disoccupazione estesa (disoccupati, cassaintegrati e scoraggiati) e dalla variazione percentuale dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto.
A dicembre 2016,
il tasso di disoccupazione si è attestato al 12%, stabile rispetto a novembre ed in aumento di quattro decimi nel confronto annuo. Il numero di disoccupati è aumentato di 9 mila unità su base mensile e di 144 mila rispetto all'analogo mese del 2015. Il numero di occupati è rimasto stabile rispetto al mese precedente ed è aumentato di 242 mila unità nei confronti di dicembre del 2015.
Nello stesso mese
le ore di CIG autorizzate hanno registrato un'ulteriore riduzione su base annua (-11%). A questa tendenza ha continuato a fare eccezione la CIG ordinaria a causa del confronto con un periodo in cui era in atto il blocco delle autorizzazioni.
Sul fronte degli scoraggiati è proseguita la tendenza alla riduzione, imputabile al passaggio di una parte di questi dall'inattività alle forze di lavoro, con un calo di 2 mila unità in termini congiunturali e di 89 mila unità su base annua.
Nello stesso mese
i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d'acquisto (carrello della spesa) sono aumentati dell'1%, per effetto di nuove tensioni inflazionistiche nelle aree degli alimentari freschi e dei carburanti.