(Teleborsa) -
Piazza Affari resta al palo assieme alle altre borse della periferia UE.
I mercati più grandi hanno evidenziato una migliore tenuta ed accennato un recupero pomeridiano, assieme a Wall Street, ma
l'allargamento degli Spread conseguente alle incertezze politiche per l'Area Euro hanno tenuto in scacco le altre borse.
La prossima settimana la
Commissione europea pubblicherà anche le
previsioni più aggiornate sull'economia. Frattanto, Lo
Spread tricolore è peggiorato, toccando i 193 punti base, con un aumento di 7 punti rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale salito al 2,25%.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,064.
Tra le principali Borse europee sostenuta
Francoforte, con un discreto guadagno dello 0,86%, piccoli passi in avanti per
Londra, che segna un incremento marginale dello 0,40%,incolore
Parigi, che non registra variazioni significative rispetto alla seduta precedente.
In rosso la Borsa di Milano, dove il
FTSE MIB scende a 18.862 punti, con uno scarto percentuale dello 0,45%; sulla stessa linea, cede alle vendite il
FTSE Italia All-Share, che chiude a 20.640 punti. Leggermente negativo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,22%); sulla parità il
FTSE Italia Star (+0,1%).
A Piazza Affari il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,42 miliardi di euro, in calo del 3,40%, rispetto ai 2,51 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 0,78 miliardi di azioni, rispetto ai 0,76 miliardi precedenti.
Su 218 titoli trattati in Borsa, 128 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 80. Invariate le rimanenti 10 azioni.
Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti
Costruzioni (+1,53%),
Immobiliare (+1,44%) e
Materie prime (+0,67%). Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori
Telecomunicazioni (-2,40%),
Banche (-1,05%) e
Vendite al dettaglio (-1,05%).
Tra i
best performers di Milano, si distinguono
Buzzi Unicem (+2,72%), il giorno dopo aver annunciato i
risultati preliminari del quarto trimestre 2016.
Brillanti anche
Brembo (+1,31%),
Azimut (+0,95%) e
Prysmian (+0,78%).
Le peggiori performance sono quelle delle banche: tonfo di
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che ha chiuso con un -7,83% dopo aver chiuso l'esercizio 2016 con
un utile netto in calo. Pesante
UBI Banca, che segna una discesa del -5,73%, dopo
risultati in chiaroscuro e nonostante
le prospettive positive per per il 2017, il 2017. Seduta drammatica per
Banco BPM, che crolla del 5,32%chiamata
oggi alla prova dei risultati.
Sensibili perdite per
Telecom Italia, in calo del 2,55%.