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Al via la Direzione PD: la parola a Renzi

L'ex Premier ha affrontato i problemi interni del PD e quelli degli avversari a suo parere "dilaniati". All'Europa chiede cambio di passo

Economia, Politica
Al via la Direzione PD: la parola a Renzi
(Teleborsa) - Al via la direzione del PD.
A prendere la parola l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi che invita all'unità. "Io non voglio scissioni - ha detto l'ex Premier - e se le dovessi volere, le vorrei sulla base di una discussione, se ci dovrà essere una scissione, e io spero di no, che sia senza alibi, non con l'alibi del calendario", ha detto l'ex presidente del Consiglio riferendosi alla data del voto. "Sono tornati i caminetti e le discussioni autoreferenziali. La domanda principale nel PD è quanto dura il governo, con una politica soprattutto in casa nostra improntata ai litigi più che alle proposte. Io non sarò mai il custode dei caminetti", ha tuonato l'ex Premier, "preferisco il mare aperto della sfida che la palude".

Accanto a Renzi, seduto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a cui il segretario ha ribadito la massima fiducia. In platea seduto tra gli altri il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.

"Diamoci una regolata tutti insieme. Evitiamo la personalizzazione del dopo referendum". E' stato questo il messaggio lanciato da Renzi che ha invitato a non personalizzare la politica italiana già così bloccata".

Guardando agli avversari, Renzi ha dichiarato: i nostri avversari sono dilaniati. Se guardiamo fuori da noi, SEL sta per scindersi, Salvini e Berlusconi litigano, i Cinque stelle sono dilaniati al loro interno con una ferocia non immaginabile fino a poche settimane fa".

Infine non poteva mancare un accenno all'Europa. "Io non voglio violare le regole europee, voglio discuterle e se possibile cambiarle. Non è facile ma è un dovere morale per chi ha fatto una battaglia contro la politica dell'austerity e il pareggio di bilancio", ha quindi ribadito l'ex Premier, ringraziando il ministro Padoan presente in platea. Renzi ha sottolineato come un "passaggio straordinario" la possibilità di ridiscutere il fiscal compact. "Io penso che non funzioni", ha affermato. "Oggi si parla di Europa a due velocità, io mi accontenterei di una Europa che ha una velocità. Perché è ferma, io la considero in folle. Eppure si muove..." ha detto l'ex Capo di Governo.




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