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Le borse europee chiudono in recupero. Piazza Affari al palo con banche e energia

La Borsa di Milano peggiora nell'ultima mezz'ora e termina in rosso: indice FTSE MIB -0,69%. In rialzo le altre borse grazie alla Yellen (Fed) e ai dati macro

Commento, Finanza
Le borse europee chiudono in recupero. Piazza Affari al palo con banche e energia
(Teleborsa) - Tutti segni più in chiusura per i listini europei ad eccezione di Piazza Affari, che archivia una seduta all'insegna della debolezza, nonostante le rosee previsioni formulate dall'OCSE sull'economia tricolore.

Le borse hanno tratto vantaggio dalle parole del Presidente Fed, Janet Yellen, che nella sua audizione al Congresso ha fatto intendere che il prossimo rialzo dei tassi potrebbe avvenire già nella riunione del prossimo mese. Focus anche sugli importanti dati macro USA del pomeriggio, risultati contrastanti.

Seduta in lieve rialzo per l'Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,06. Lieve aumento per l'oro, che mostra un rialzo dello 0,31%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,43%, dopo i brutti dati sulle scorte.

Lo Spread peggiora, toccando i 190 punti base, con un aumento di 4 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 2,25%.

Tra i mercati del Vecchio Continente sostanzialmente invariato Francoforte, che riporta un misero +0,19%, Londra avanza dello 0,47%, e si muove in modesto rialzo Parigi, evidenziando un incremento dello 0,59%.

Il listino milanese archivia la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,69%; sulla stessa linea, depressa nel finale il FTSE Italia All-Share, che chiude sotto i livelli della vigilia a 20.895 punti. Sale il FTSE Italia Mid Cap (+0,74%), come il FTSE Italia Star (0,7%). Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,87 miliardi di euro, con un incremento del 12,10%, rispetto ai precedenti 2,56 miliardi di euro.

A fronte dei 218 titoli scambiati, sono giunte richieste di acquisto per 105 azioni. In lettera invece 104 titoli. Pressoché stabili le rimanenti 9 stocks. Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti Immobiliare (+2,30%), Costruzioni (+1,22%) e Tecnologico (+1,07%). Nel listino, i settori Assicurativo (-1,55%), Petrolifero (-1,17%) e Utility (-1,11%) sono stati tra i più venduti.

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben impostata Exor, che mostra un incremento dell'1,19%.

Tonica STMicroelectronics che evidenzia un bel vantaggio dell'1,16%.

Fra le banche, i luce Unicredit, con un ampio progresso dell'1,02%, e Intesa Sanpaolo, che vanta un progresso dello 0,83%. La peggiore performance, invece, è quella di Banco BPM, che ha chiuso a -3,35%. Crolla Unipol, con una flessione del 2,78%. Pessima performance per BPER, che registra un ribasso del 2,55%.

Vendite a piene mani su Saipem, che soffre un decremento del 2,66%.

Sul completo, in luce Giglio Group, che balza dell'11,39%, dopo aver annunciato risultati d'esercizio in fortissima crescita, l'acquisizione di Evolve ed il passaggio allo Star.
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